martedì 21 febbraio 2017

L'inganno del PIL



Tutti sanno che ogni statistica può essere interpretata relazionandola a parametri arbitrari ma quando TUTTI i dati da elaborare sono noti a tutti, questo diventa un po' più difficile.

L'assommare del Prodotto Interno Lordo è sbandierato reiteratamente davanti agli occhi della gente come il dato più significativo per la qualità della loro vita e per la salute della Nazione ma non è così: il PIL è un freddo riassunto dei dati relativi alla produzione di beni e servizi, a prescindere dalla loro natura, dalla loro destinazione e dal motivo per cui sono stati prodotti.
In pratica, come sostenne il mancato Presidente USA Robert Kennedy nel suo discorso più famoso e che probabilmente gli costò la vita, il PIL...
...comprende anche l'inquinamento dell'aria, la pubblicità per le
sigarette e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine settimana. Il Pil mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende il fucile di Whitman e il coltello di Speck, ed i programmi televisivi che esaltano la violenza al fine di vendere giocattoli ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Comprende le auto blindate della polizia per fronteggiare le rivolte urbane.
E ancora:
Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori famigliari o l'intelligenza del nostro dibattere. Il Pil non misura né la nostra arguzia, né il nostro coraggio, né la nostra saggezza, né la nostra conoscenza, né la nostra compassione, né la devozione al nostro Paese. Misura tutto, in poche parole, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. [...]
Proprio in questi giorni, l'ultimo Governo illegittimo sta sbandierando ipocritamente un aumento del PIL relativo al 2016 pari all'1%, dato che di per sé non sarebbe neanche male se:
- non ci qualificasse all'ultimo posto tra i Paesi europei quanto a crescita annua, sempre se ritenete rilevante questo dato;
- non fosse stato influenzato positivamente (in senso algebrico) dalle catastrofi sismiche verificatesi nel corso dell'anno;
- non fosse stato influenzato positivamente dai colossali sperperi di denaro e servizi messi a disposizione dello sporco affare dell'immigrazione forzata.

In realtà, il PIL interessa solo la finanza che lucra speculando sulla crescita economica e addirittura sulle previsioni di crescita, curando degli interessi che molto poco hanno a che vedere con l'economia reale, quella fatta di produzione agricola ed industriale, di domanda e di offerta non senza, però, la possibilità di condizionarla negativamente per quanto riguarda gli investimenti.
In pratica si tratta di un dato che non dovrebbe neanche interessarci, quasi quanto lo Spread, perché poco o nulla ha a che vedere con la qualità della nostra vita ovvero lo avrebbe ma in maniera estremamente relativa a molti altri fattori consistenti essenzialmente nella natura e nell'utilità per noi dei beni e servizi prodotti.

Se ci ragionate sopra, vi rendete conto anche perché negli USA il nuovo Presidente è tanto osteggiato dal vecchio Sistema: è noto a tutti che per loro  l'Industria della Guerra è di primaria importanza nell'economia del Paese ovvero ai fini del famigerato PIL e non a caso, la corrente clintoniana stava lavorando alacremente per favorire una precipitazione degli eventi contro la Russia sperando così in una guerra termonucleare. Una guerra, come tante altre indette e sponsorizzate dagli USA, mirata principalmente ad aumentare il PIL che se ne frega anzi prospera ANCHE su guerre e devastazioni perché lui non è buono né cattivo: è semplicemente un rendiconto.

Perciò non fatevi ingannare: il PIL è un Dio capitalistico che non ci ama e che di per sé non ci porta nulla di utile. Tra l'altro, in un sistema "chiuso" come può essere considerato l'intero pianeta, esso non può crescere all'infinito perché prima o poi lo stesso sistema capitalistico - ove lasciato libero di espandersi - non può che collassare, matematicamente, così come un cancro non curato o un parassita molto aggressivo non possono che portare alla morte l'organismo che lo ospita.