venerdì 11 novembre 2016

Manifestazioni antidemocratiche negli USA



E' tale il condizionamento mentale di molti sudditi americani da portarli, per la prima volta nel loro Paese, a contestare il risultato di una democratica elezione: chiedono, in buona sostanza, una prosecuzione del dominio delle lobby di guerra in barba al volere dei cittadini.

Supportate dai 57 media su 59 mainstream schierati spudoratamente contro Trump fin dall'inizio della campagna elettorale, orde vocianti e violente di sudditi, preoccupati che i loro amati dittatori potessero perdere il potere, si sono riversati nelle strade di almeno 12 grandi città americane creando problemi di ordine pubblico ed alla LIBERA circolazione stradale. Specifico "libera" perché il supporto ai poteri forti antidemocratici dimostra una volontà di cessione dei diritti civili ad un manipolo di lobbisti.


Il vero Sogno Americano
O forse hanno paura che gli USA rinuncino alle loro attività preferite da 239 anni a questa parte: guerre e stermini di massa, preferibilmente di civili innocenti.
E' triste appurare quante giovani menti cresciute a trash food, video games e propaganda di guerra siano state plagiate dal Sistema e lo difendano strenuamente contro i loro stessi interessi. Sindrome di Stoccolma?
Forse solo un colpo di coda male organizzato, un disperato "Piano C", da parte di chi controlla le menti dei sudditi in rivolta, con la paura che possano cominciare a pensare anche loro per conto proprio. Per evitare che la gente pensi, bisogna tenerla impegnata a sopravvivere e focalizzarla contro un nemico, poco importa se reale o immaginario. Crisi economiche e propaganda di guerra sono i due principali metodi funzionali a questo scopo. E funzionano.

A dimostrazione della nostra sudditanza psicologica dal Sistema americano, qualcosa del genere accade anche in Italia in cui i principali media e tutti i sudditi hanno esultato al progressivo abbattimento della democrazia in occasione dei colpi di Stato del 1992 e del 2011 con l'imposizione di governi nominati illegittimamente dal dittatore Napolitano per conto USA, della sottoscrizione del Trattato di Lisbona, dell'ingresso nell'EU e dell'adozione della moneta unica. D'altronde, una moneta unica va bene per chi ha un Pensiero Unico: quello che distingue i sudditi dai cittadini, oltre al legittimo possesso delle armi per questi ultimi.

I cittadini che richiedono legittimi diritti civili e l'osservanza delle leggi che hanno fondato la Repubblica del dopo guerra, vengono etichettati come nazionalisti e retrogradi! Proprio un mondo capovolto.

Articoli di riferimento:

- Le guerre americane