martedì 24 ottobre 2017

Vacanze Romane

Sottolineando ancora una volta che i giochi a palla costituiscono nel loro insieme il primo dei miei disinteressi, va preso atto, ancora una volta, della loro valenza  disgregante sulla società, e non solo per le complicanze conseguenti alla patologia... tifoide che affligge l'italiano medio.

L'immagine di Anne Frank agghindata con la maglia della Roma - intesa come squadra calcistica - sarebbe anche divertente ma sappiamo bene che in Italia si può scherzare coi Santi ma guai a scherzare con gli ebrei.
Infatti, nonostante nel corso della Seconda Guerra Mondiale i morti di etnia ebraica abbiano rappresentato nel complesso una percentuale di gran lunga inferiore all'1% del totale,
ancor oggi, ogni volta che si fa riferimento al loro dramma lo si eleva a simbolo unico delle ordinarie atrocità che comporta sempre una guerra. Ma un peccato originale fa sempre comodo per giustificare le azioni più abbiette e questo lo sapevano bene i sionisti che orchestrarono quello che è passato alla storia come l'Olocausto per eccellenza (non che fosse l'unico, eh, basti pensare alle bombe nucleari sganciate in Giappone contro civili inermi) ordito ai danni dei loro stessi consanguinei per godere di una futura immunità per tutte le porcate, ad esempio, che in campo sociale, militare e di intelligence compie quotidianamente lo Stato sionista di Israele, inviso ed osteggiato nella sua qualifica dagli stessi rabbini ortodossi e laici ebrei non sionisti tra cui molti intellettuali e personaggi di prestigio internazionale.

Ma al di là dell'intellettualmente doveroso ed oggettivo revisionismo, rispettoso dei FATTI che suscita giustamente il cosiddetto Olocausto con tutte le sue ombre e contraddizioni, c'è da notare come proprio il personaggio simbolo della persecuzione antisemita realmente verificatasi in Europa, non sia un personaggio reale!
Ovvero: per essere realmente esistita in carne ed ossa, lo è stata di certo: all'epoca non esisteva ancora il photoshop e le tracce della sua esistenza sono comprovate. Il punto è che sono comprovate anche "troppo", compresa la vita ricca di successi e soddisfazioni che condusse negli anni successivi alla sua presunta morte.
Eccola in primo piano nella famosa scena del film Vacanze Romane:


Anne Frank alias Audrey Hepburn in Vacanze Romane

Ma per carità, su Anne Frank non si può scherzare.
Sulla Hepburn però si che, tra l'altro, non era neanche ebrea!


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