mercoledì 25 ottobre 2017

Chi era Anne Frank




Nell'ambito culturale di ogni Paese si compie facilmente l'errore di dare per scontato che determinate conoscenze - delimitabili nel rango dei quella non meglio identificabile Cultura Generale utile tutt'al più per vincere quiz televisivi - siano condivise da tutti ma non è così: ogni individuo, per quanto indottrinato fin dall'infanzia, in un suo (eventuale) percorso di crescita, può avere la possibilità di scrollarsi di dosso molti condizionamenti acquisiti sotto forma di dogmi o falsi miti e sostituirli con informazioni più realistiche e comprovate.
Con la crescente integrazione di individui provenienti da altre culture, diventa di pari passo sempre più probabile compiere errori del genere, tanto che mi sono ritrovato a dover spiegare alla mia compagna moldava chi era Anne Frank subito dopo l'inconsistente (ne consegue da quello che sto per scrivere)
polemica scoppiata a seguito del presunto vilipendio alla sua "intoccabile" memoria.
E' normale che una persona nata e cresciuta in Moldavia e che in loco ha seguito il suo percorso di studi in lingua russa - sottolineo: che ha studiato IN russo e non IL russo - non sappia nulla di Anne Frank: la storia che apprendono a scuola, nella narrazione della Seconda Guerra Mondiale, si premura giustamente di mettere l'accento principalmente sui 23 milioni di morti russi più svariate centinaia di migliaia di altri morti dell'est Europa non russi ma sempre di confessione ortodossa.
L'epopea della Shoa con i suoi 356.000 morti accertati, al di là della propaganda sionista avviata nel lontano 1915, da loro ha avuto una ridondanza limitata naturalmente alla minoranza etnica e religiosa che gli ebrei in Europa rappresentavano e rappresentano tuttora.
Così ho dovuto spiegarle che Anne Frank è stata un'icona della Shoa, con cui in un'Italia soggiogata dalla cultura ebraica (o meglio: sionista) ci hanno sbomballato l'esistenza fin dalle scuole elementari nonostante non fosse ebrea e che di certo non morì in un campo di concentramento nazista, vista la grande notorietà che acquisì in seguito (col suo nome d'arte) ed il fatto che morì in Svizzera appena nel vicino 1993: Smascherata l'ennesima truffa sull'Olocausto

L'aspetto kafkiano della vicenda che ha scatenato la polemica, sarà la rappresaglia legale che si è già diligentemente avventata - in nome di un sinistro ipermoralismo - contro gli autori della bravata, che probabilmente saranno incriminati ma sulla base di un emerito falso storico legato non all'antisemitismo come sentimento ma alla vera identità gentile (ovvero non ebrea) di Anne Frank.