martedì 11 luglio 2017

Renzone il censore


Pur di arrivare ancora in carica a settembre, quando matureranno l'uva ed i vitalizi ai parlamentari di questa sciagurata legislatura, il Partito antiDemocratico per eccellenza non si fa sfuggire ogni minima occasione per montare onde d'indignazione artificiale allo scopo di promulgare qualche nuova legge, preferibilmente liberticida, che si vada ad aggiungere alle già troppe esistenti nella giurisprudenza italiana.
A riguardo, ricordiamo che il nostro Paese è quello più afflitto al mondo per numero di leggi, gran parte delle quali assolutamente inutili se non dannose e addirittura anticostituzionali.

In forte crisi di credibilità - perché la gente non può essere abbindolata ed ingannata in eterno per quanto culturalmente impreparata - il PaD oggi riesuma il fascismo come nemico da combattere perché non ha idee valide per lenire almeno un po' le ferite da esso stesso provocate alla nazione negli ultimi quindici anni, asservendo esclusivamente interessi extra nazionali. Per altro, l'antifascismo è storicamente l'unico valore in grado di tenere coesa una sinistra geneticamente a corto d'idee. Ci voleva l'innocua goliardia manifestata dal gestore di un lido per rimettere in moto la macchina antifascista, visto che quella anti-italica ha sempre funzionato a pieno regime.

Anche se a passo di morte, le elezioni ritardate di quindici anni si avvicinano inesorabilmente e da poco il PaD aveva riconosciuto pubblicamente che esisteva un problema (non un'emergenza!) immigrazione (da esso stesso creato, ma questo è un dettaglio). Certo che avere la faccia di corno di GentilonRenzi di dichiarare (PROPRIO LORO!) che i numeri dell'immigrazione, a questo punto sarebbero forse... quasi... ma sì, un problema e quest'Europa è proprio cattivella che non vuole prendersi migranti da mantenere che però siamo noi ad andare a prendere direttamente presso le coste libiche perché l'abbiamo proprio chioesto noi all'Europa all'inizio di tutta questa storia... insomma non fa altro che diminuire ulteriormente la credibilità di un Partito che finora ha attuato unicamente politiche contrarie all'interesse di un Paese che non lo ha assolutamente espresso né se ne sente rappresentato.
Allora si scopre che in Italia c'è ancora qualche nostalgico di un'ideologia morta e sepolta, sconfitta dalla storia circa 80 anni fa e allora chiaramente questa è un'emergenza politica ed insomma ci vuole assolutamente un'altra legge alla bisogna, poco importa - perché gli italiani hanno la memoria corta - se si tratta di una materia già sufficientemente regolamentata e sanzionata.

Ma qualsiasi discussione inconcludente torna utile per agguantare i vitalizi, meglio se sottrae spazio mediatico ai problemi reali e consente di varare qualche altra legge liberticida di cui, proprio, non si sente il bisogno.

Articolo correlato: