lunedì 8 maggio 2017

Vittoria di Soros in Francia - Il pericolo Macron

Già condannato dai tribunali francese, indonesiano e malese con provvedimenti che vanno dalla sanzione pecuniaria alla pena di morte e sul quale grava un mandato di cattura da parte della Giustizia russa, il criminale finanziario ebraico-statunitense  George Soros, inviso anche nel suo Paese d'origine che è l'Ungheria, ha assestato un altro colpo alla democrazia con la vittoria del suo servo/simpatizzante, il bamboccio psicopatico e gerontofilo Macron, subito dopo essere stato ricevuto con tutti gli onori a Montecitorio dagli omologhi italiani del nuovo
Presidente Francese. Con la politica del suo giovane pupillo, affine e complementare a quella della tedescsa Merkel, si rafforza l'asse franco-tedesco ai danni dell'Italia e si allontana il sogno francese di un recupero di sovranità politica ed economica.

Il pieno appoggio dei media di regime e presunti brogli hanno permesso al losco figuro di prevalere di larga misura sulla sua avversaria Marin Le Pen, ma con solo il 40% dei voti tra tutti gli aventi diritto ed il qualunquismo di una forte quota di astensionisti (vedi immagine): un 23% che in tutta coscienza avrebbe potuto ribaltare il risultato finale. In base a questo esito, una rivoluzione salvifica per il Paese d'oltralpe è da rimandare a quando il popolo francese spegnerà la TV e comincerà ad informarsi giungendo ad una presa di coscienza più diffusa: gli 11 milioni che hanno votato la speranza politica del Paese non sono bastati ad arginare il peggio.
Tuttavia, l'ondata di proteste immediatamente successiva alla strana vittoria di Macron dà da pensare che i francesi non siano del tutto stolti (vedi articoli linkati a margine).
Un altro dato indicativo è che solo il 35% dei giovani francesi lo hanno votato a fronte di ben il 92% degli immigrati di fede musulmana: questo chiarisce molto il quadro e suggerisce un'analisi che lascia spazio a miglioramenti nel futuro, sempre che il popolo prenda coscienza della sua reale condizione.
Ma in Francia almeno, i cittadini hanno la relativa libertà di andare alle urne, in Italia bisognerà aspettare che gli illegittimi al governo maturino i vitalizi e si spartiscano altre fette di ricchezza pubblica e forse - con molti dubbi - saremo finalmente liberi di mandarli a casa, se non in carcere, sempre se non prevarranno i finti rivoluzionari del 5 stelle: il "Piano B" del Potere.
Osservando Di Maio, mi viene spontaneo immaginare che sarà lui il prossimo Macron italiano, designato dal medesimo sistema di potere.

Macron vince col consenso di una minoranza degli elettori

Intanto, George il principale finanziatore di rivoluzioni colorate in giro per il mondo in tutti i Paesi che costituiscono o costituivano una minaccia per il sionismo e per la dittatura bancaria, nonostante il milione circa di morti causati dalle sue "politiche", continua impunemente a finanziare la sua mostruosa creatura che sta comportando la migrazione forzata in Italia di masse di giovani maschi benestanti africani allo scopo di sbilanciare, frammentare ed impoverire la già provata società italiana.
Prima di chiudere, un (inutile?) appello a qualche eventuale rimasuglio di coscienza tra le fila delle cosche malavitose a capo delle cooperative rosse: "Dai, vi siete arricchiti abbastanza sulla pelle degli italiani grazie a Soros, adesso basta: pensate al futuro della Nazione, una volta tanto!"