mercoledì 17 maggio 2017

Eccezione alla regola, agli immigrati è permesso tutto tranne...


Pregevole kirpan damascato

Una sentenza della Cassazione ha sancito l'impossibilità per un indiano di etnia Sikh di poter circolare armato del suo coltello rituale, il kirpan.
Non ci sarebbe nulla di strano in un Paese in cui il porto di coltello è regolamentato in maniera a dir poco ambigua e soggetta ad interpretazioni ma che in ogni caso impone un chiaro divieto di portarselo appresso in bella vista, in pubblico e senza una ragione plausibile.
C'è da rimarcare che il nostro Codice Penale è l'unico al mondo che distingue tra coltello e pugnale in base all'eventuale presenza di un secondo filo sul dorso ed in virtù di questo, bisognerebbe vedere se il kirpan contestato era classificabile come coltello o pugnale perché nel secondo caso avrebbe dovuto comportare l'arresto per direttissima al suo portatore, anzi detentore! Se fosse stato italiano, ovviamente.


Kirpan alla cintura
Quello che è insolito negli ultimi tempi, è che la magistratura si accorga che anche gli stranieri violino le leggi e deliberi che anche loro hanno l'obbligo di adeguarsi alla nostra legislazione.
Quello che appare sintomatico di un'ideologia protettiva nei loro confronti è il fatto che per la prima volta si emetta una sentenza che impone l'osservanza delle leggi italiane a chiunque calpesti il nostro suolo. Perché finora si era tollerato fin troppo un metodico disprezzo da parte degli immigrati, di qualsiasi norma di legge e di rispetto.
Plaudiamo ad un risveglio della magistratura, potrebbe essere propedeutico ad un cambiamento in positivo della nostra condizione.
Nel caso volessero cominciare a ripulire il Paese dall'alto della sua classe dirigente, posso suggerire un piccolo elenco di nominativi da arrestare per direttissima per i loro crimini conclamati contro il Paese e poi da indagare con calma. In questo momento non ricordo dove l'ho messo ma mi sovvengono i primi nomi della lista. Mi scuso in anticipo nel caso di eventuali omonimie con persone oneste:
Giorgio Napolitano, Romano Prodi, Mario Monti, Mario Draghi, ...

Kriss malese
Nota lessicale: alcuni esperti improvvisati hanno definito "kriss" il coltello oggetto della questione. In realtà il kriss è un tipo di pugnale (quindi con lama tendenzialmente simmetrica, anche se ondulata) tipico malese, nominato spesso nella letteratura salgariana ambientata nei mari indocinesi. Probabilmente, utilizzare impropriamente il termine kriss deriva proprio da reminiscenze di tali racconti ma anche il vizio che abbiamo in diversa misura di generalizzare ed omologare le cose che provengono da molto lontano. Molti italiani, ad esempio, faticano a distinguere culturalmente i cinesi dai giapponesi, gli arabi dai musulmani, i negri(*) dai magrebini, ecc.

*) uso coscientemente la definizione di "negri", nel pieno rispetto della razza al posto dell'abusata quanto offensiva definizione di "neri" basata sull'unica discriminante razzista del colore della pelle. Personalmente odio il razzismo, e questo blog, assieme al suo gemello HEYMOTARD news, bandisce qualsiasi manifestazione di razzismo anche e soprattutto con l'utilizzo dei termini corretti.
Quando le parole perdono significato, gli uomini perdono la libertà [Confucio]