venerdì 17 febbraio 2017

Vademecum dei problemi reali

 Al di là delle posizioni, sempre civilmente discutibili, su determinati problemi che assillano il Paese, un altro criterio per capire se un movimento politico (soprattutto quelli con la M maiuscola) è impegnato in maniera realmente costruttiva per la sua nazione, è valutare la rilevanza dei problemi che si pone di risolvere.
Chiaramente, un movimento che s'impegna strenuamente a battersi per dei problemi marginali, desta quanto meno il sospetto che voglia evitare di affrontare quelli rilevanti...
Per fare degli esempi alla rinfusa, prima di stilare una tabella dei problemi che
almeno a me sembrano essere di diversa rilevanza per il Paese, suggerisco un'analisi mirata adoperando rispettivamente i due criteri citati.
In base al primo, quello delle posizioni, è più che evidente ad esempio (negativo) che il PD sia schierato in maniera onesta e manifesta a difendere interessi di banche e forze estere o sovranazionali il cui intento è distruggere e depredare il Paese: in questo caso sappiamo di aver a che fare con dei nemici e lo scontro è leale.
In base al secondo criterio, quello legato alle priorità, possiamo osservare come - sempre ad esempio negativo - il M5S si batta ipocritamente per la soluzione di problemi secondari o marginali, evitando in tutti i modi anche solo di prendere posizioni formali su problemi rilevanti: in quest'altro caso, siamo autorizzati a ritenerlo una grossa forza in lotta per un cambiamento esclusivamente formale dello stato di cose, in modo che nella sostanza il progetto mondialista avanzi indisturbato. Un nemico, in questo caso, subdolo e sleale.

Problemi marginali o del tutto inesistenti, argomenti elettivi da bar e talk-show di bassa levatura:
  • Stipendi dei parlamentari (il problema reale è che non lavorano nei nostri interessi)
  • Femminicidi (in calo dal 2005: perché se ne parla solo ora?)
  • Razzismo (in Italia?!? Ma stiamo scherzando? Avete presente cosa sia il razzismo?)
  • Integrazione (l'integrazione non dà alcun problema sociale, non ha bisogno di essere assistita dallo Stato in quanto automatica perché presuppone l'accettazione passiva ed incondizionata degli usi e dei costumi del Paese in cui si emigra)
  • Evasione fiscale (con questa scusa si stritola la parte più debole di un'economia - e quindi la fonte stessa dei posti di lavoro - che non ha la possibilità di sopravvivere pagando le tasse)
  • Disoccupazione giovanile (non ha mai costituito un problema prioritario: i giovani possono essere mantenuti dalle famiglie, possono prostituirsi, possono rubare, possono accettare lavori fisicamente impegnativi, possono fare i modelli, possono andare a cercarsi fortuna all'estero. Possono anche continuare a studiare facendo affidamento sul tempo che hanno davanti a loro e sul fatto di non essere zavorrati dal mantenimento di una famiglia)
  • Disoccupazione in generale (essa non è un problema a sé stante ma la conseguenza di un altro problema, di cui dirò nella tabella successiva)
  • Lavoro - non si campa di lavoro ma (eventualmente) di soldi. E' bene ricordarselo sempre quando si pretende di avere un'opinione in merito o si parla di "dignità" che darebbe il lavoro in quanto tale. Ma quale dignità?!?
  • Riciclo di denaro sporco (invece di essere contenti che dei delinquenti passino finalmente ad occuparsi di attività lecite...)
  • Lotta alla droga (quella di drogarsi è una richiesta di mercato: se diventa un problema è solo perché è vietato per legge)
  • Preti pedofili (che vi aspettate da un ordinamento riservato a soli maschietti? Per diventare un prete ortodosso, ad esempio, è quasi sempre necessario essere sposati con prole, in pratica di dimostrare di essere normali)
  • Sparizioni trattate dai media e da Chi L'Ha Visto? - L'attenzione pervicace focalizzata su pochi casi nasconde all'opinione pubblica le reali dimensioni del problema: in Italia scompaiono migliaia di persone all'anno, circa tre al giorno, di cui circa due terzi sono minorenni o poco più che neonati soprattutto tra i migranti (un ulteriore losco affare favorito dalla immigrazione incontrollata: bambini - rapiti e non - venduti per cifre che vanno dai 30 ad i 50.000€ cad.)
  • Ubriachezza al volante ed incidenti correlati - 1) superare in un test i limiti di legge NON vuol dire essere "ubriachi" ma i giornalisti questo sembrano non saperlo; 2) gli incidenti causati da "sobri" sono di gran lunga  più numerosi (in rapporto di 50:1) di quelli causati da chi presenta un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge: io comincerei ad occuparmi prima dei sobri e capire perché incorrono in tanti incidenti: in pochi mesi di studio salverei molte più vite e risorse pubbliche.
  • Fallimenti della banche - Chi se ne frega delle banche? Come tutte le attività private sono soggette a rischio d'impresa. Fatti loro e di chi affida loro, coscienti del rischio, i propri risparmi. Una Banca di Stato non potrebbe fallire MAI: per la sicurezza dei cittadini basterebbe re-istituirne una.
  • Prostituzione - nata con l'umanità, è diventato un problema sociale ed una fonte di sfruttamento e guadagno per i criminali, solo nel momento in cui la si è (formalmente) vietata in ossequio ad un ipocrita moralismo catto-comunista.
  • Obbligo vaccinale - Assodato che la maggior parte dei vaccini sono più dannosi che inutili e che il loro scopo precipuo è quello di costituire profitto per le Case farmaceutiche (oltre ad altri probabili scopi inconfessabili come una sterilizzazione di massa simile a quella attuata in alcuni Paesi esteri) è chiaro che essere favorevoli ad un obbligo vaccinale significa atrtentare alla salute pubblica. Alcuni genitori "vaccinatori" sono talmente condizionati dalla disinformazione che hanno paura se il loro figlio vaccinato va a scuola con uno non vaccinato, quando a rigor di logica dovrebbe essere l'esatto contrario! 

Problemi di rilevanza prioritaria, senza risolvere i quali non è pensabile di potere risolvere quelli marginali.
  • Sovranità politica (uno Stato è tale se le decisioni che lo riguardano vengono prese da rappresentanti degli interessi dei cittadini nella loro totale partecipazione alla Cosa Pubblica)
  • Sovranità territoriale (uno Stato è tale se esercita la sua giurisdizione esclusiva ed incondizionata su di una porzione ben individuata di territorio)
  • Sovranità monetaria (uno Stato è tale se batte moneta propria)
In Italia mancano tuttora queste tre condizioni fondamentali perché possiamo solo definirci "uno Stato", quindi di cosa stiamo parlando?

Problemi di rilevanza secondaria, intesa nella sua valenza ordinale come direttamente conseguente ai problemi prioritari.
  • Diritti inalienabili dei cittadini, tra cui uno dei fondamentali è la legittimità incondizionata di poter difendere la propria vita, quella dei propri congiunti e, in misura più limitata, i propri averi.
  • Eccesso di prelievo fiscale, pratica che non solo zavorra pesantemente l'economia ma genera automaticamente il (falso) problema dell'evasione fiscale, così come il divieto di libero utilizzo delle droghe genera il (falso) problema delle attività criminali legate alla droga (importazione, produzione, spaccio, uso) nonché l'alta dipendenza e mortalità a causa di prodotti ed usi non controllati dallo Stato.
  • Traffico - un problema sottovalutato di cui si parla sempre poco ma che sta alla base di molti altri veri problemi come l'inquinamento e gli sprechi pubblici. Basterebbe tassare le merci a chilometro, privilegiare le assunzioni in base alla vicinanza abitativa al posto di lavoro (ovvero tassare al chilometro anche il pendolarismo! Il prelievo potrebbe essere addebitato in pari misura al datore ed al prestatore di lavoro), smettere di acquistare acqua in bottiglia, per abbattere in maniera drastica il traffico e con esso inquinamento e sprechi di risorse depauperati in trasporti pubblici, personale e manutenzione di strade e ferrovie.
  • Salute pubblica - problema mai veramente affrontato a livello politico perché anche a livello colloquiale si crede di occuparsi di salute quando si discute di medicina e farmacologia. In realtà, è evidente che queste due branche della scienza hanno motivo di essere evocate solo quando la salute è perduta. Se ci si volesse occupare realmente di salute, bisognerebbe prima di tutto edurre la popolazione su come vivere una vita sana che, automaticamente, impedirebbe di ammalarsi. A tale scopo, nelle scuole, la scienza dell'alimentazione dovrebbe costituire materia di studio obbligatoria e principale, accertandosi che i testi di riferimento siano redatti in maniera oggettiva e non condizionati da false credenze o filosofie ideologiche (in pratica dovrebbero essere redatte da esperti non vegani, fruttariani, ecc. per mero principio ed indipendenti da Case farmaceutiche e industrie alimentari)
  • Spiritualità - per non ostacolare l'evoluzione spirituale di chi nel corso della vita ne possa sentire il bisogno, andrebbero bandite dalla vita dei men che ventenni qualsivoglia contaminazione (o mutilazione genitale!) da parte di religioni che presuppongono atti di fede tesi ad obnubilare il pensiero, come quelle cristiane, la musulmana, eccetera. Raggiunta una sufficiente maturità, poniamo vent'anni, ogni individuo dovrebbe essere poi libero da intraprendere il cammino che sente più giusto, senza condizionamenti da dogmi imposti dalla società in cui è cresciuto.
  • Pendolarismo - anch'esso un problema sottovalutato ma fonte di enorme stress ed energie vitali per i cittadini nonché spreco di risorse pubbliche e private. Questo problema può essere risolto con uno dei provvedimenti considerati per il problema del traffico. Evitando di dover viaggiare solo per lavorare, dissipando denaro ed energia vitale, ognuno potrebbe mettere a frutto il tempo ed il denaro risparmiato, con effetti altamente benefici sulla sua condizione di vita. Non è assolutamente un problema da poco. Per molti è il problema principale.
  • Maschicidi - al contrario del calante fenomeno dei femminicidi, perpetrati in Italia ormai quasi esclusivamente da parte di immigrati musulmani, il fenomeno dei maschicidi - crimini perpetrati da femmine contro maschi - è in aumento nel nostro Paese e sta diventando un problema, complice sia un degrado socio-culturale, che delle leggi palesemente discriminatorie in confronto dei maschi e dei giudici fortemente orientati ad individuare più facilmente crimini commessi da uomini anziché da donne. Un caso eclatante è quello degli 8 mesi di reclusione comminati ad un uomo per aver letto i messaggi presenti sul cellulare della propria compagna! Una pratica quotidiana ed impunita da parte di tutte le donne nei confronti dei proprio compagni. Oggi più che mai, la Legge dovrebbe essere uguale per tutti. Anzi, nei confronti di coloro che non hanno diritti quali cittadini italiani a tutti gli effetti, la Legge dovrebbe essere "più" uguale, almeno il doppio (vedi punto seguente).
  • Discriminazioni sessuali -  La cosa assurda è che la nostra società agisce in maniera fortemente discriminatoria con la scusa di eliminare le discriminazioni. Ad esempio, prevedere delle "quote rosa" come si fa diffusamente in diversi ambiti pubblici è fortemente discriminatorio perché considera il sesso un parametro quando invece dovrebbero esserlo la capacità professionale o la competenza in materia. Anche in ambito legislativo, l'onda lunga dei danni sociali creati dal femminismo ha deformato l'ottica giudiziaria inducendo due pesi e due misure basati sul sesso nella valutazione di vertenze intersessuali.
  • Discriminazioni etniche e razziali - Ogni giorno possiamo apprendere dalla cronaca quanto sia discriminato il cittadino italiano, soprattutto se appartenente da sempre ad una delle diverse etnie o razze italiche che colorano e rendono ricco il nostro Paese, rispetto ai cittadini non italiani. E questo è un problema serio che va affrontato con lucidità ed in maniera costruttiva. La sommatoria tra i due tipi di discriminazioni sopra descritti, può portare ad esempio a collocare in posti di grande responsabilità e che richiedono una grande competenza, degli emeriti incompetenti solo perché di sesso femminile e magari anche di razza africana, binomio che può sdoganare un partito come rappresentante a pieno titolo delle categorie più deboli! Dico questo in generale, senza (bisogno di) fare riferimenti alla realtà.  Se si volesse veramente evitare qualsivoglia discriminazione, i curricula vagliati per le assunzioni dovrebbero essere privi di nome e cognome, dell'indicazione del sesso e degli estremi di nascita.  Il criterio adottato invece, dovrebbe essere solo quello dell'effettiva attitudine e della capacità di ricoprire il ruolo assegnato.
  • Dilagare della delinquenza - Ormai quasi esclusivamente di matrice estera (basta prendere atto delle statistiche relative alla propensione al crimine per nazionalità ed etnia) potrebbe essere fortemente inibita dalla certezza della pena, comminata per giunta in misura doppia per i residenti all'estero: in tal modo si potrebbe stroncare anche la tendenza alla migrazione criminale attuata soprattutto da delinquenti provenienti dall'est europeo, da Paesi in cui le leggi vengono fatte osservare più rigidamente che in Italia.
  • Libertà di scelta terapeutica - E' da criminali imporre cure che non funzionano (come, statisticamente accertato, la chemio per il cancro) e vietare quelle che funzionano solo perché le Case farmaceutiche non ci guadagnano nulla
Questi alcuni elementi per capire in breve tempo quali forze politiche cercano di lavorare per noi e quali fanno finta di farlo.