mercoledì 1 febbraio 2017

Integratori Culturali 2 - I livelli parlamentari



Al vertice della mia personale scala dei disinteressi ci sono i giochi a palla, quelli che l'opinione comune si ostina ad annoverare nell'ambito degli sport nonostante a rigor di logica non sia possibile farlo. Ma le convinzioni delle masse non possono che rappresentare l'espressione dell'incompetenza, come sosteneva sagacemente René Guénon, quindi la cosa non mi meraviglia.

Al secondo posto colloco la politica intesa come inciucio perché in Italia è la definizione che più le si addice.
La politica italiana, per com'è degenerata a partire dal colpo di Stato del '92, non ha più nulla a che vedere con la (buona) gestione del Paese ma solo sulla spartizione dell'elettorato e delle risorse messe a disposizione con premeditata parsimonia da chi muove i fili dei fantocci politici che fanno finta
di rappresentarci.
Effetto collaterale della mancanza di una vera volontà politica è lo sviluppo autonomo ed incontrollato della burocrazia come un vero cancro della società civile con le sue molteplici metastasi che andranno prima o poi a paralizzare definitivamente tutti i settori della vita individuale e produttiva, concretizzando una condizione dittatoriale ancor prima che al comando si sia definitivamente stabilita una classe dirigente egemone ed incontrastata.
Con tale inquadramento, come può risultare interessante per un essere pensante o uno spirito libero, una disciplina che consiste, per la maggioranza dei praticanti, nella conquista di una posizione ottimamente retribuita nell'ambito della quale svolgere o nessun compito utile alla comunità oppure portare avanti programmi decisi da altri?

In questo contesto sarà molto utile a coloro che, per via della loro giovane età, stanno esplorando solo ora il mondo che li circonda e s'interrogano sulla natura della politica.
La cosa principale che devono capire i giovani è che la suddivisione per ideologia dell'arco parlamentare, come hanno studiato sui libri di scuola, non ha senso di esistere perché, come ha avuto occasione di dire Enrico Montesano nella sua veste poco nota di politico, non esiste più una destra ed una sinistra ma solo chi sta sopra (e comanda) e chi sta sotto (e ne subisce le decisioni).
Per quanto continuino a riunirsi in una tribuna semicircolare detta "arco" ai fini della vetusta collocazione ideologica, in realtà gli schieramenti parlamentari sarebbero più correttamente posizionabili in una configurazione in cui in alto potremmo collocare archetipicamente coloro che sono più lontani dalle esigenze della nazione e dei suoi cittadini; che asservono e difendono poteri esteri (nello specifico, principalmente USA, Germania, Israele ma alcuni nostri politici hanno dimostrato di asservire volentieri alla prima occasione anche Inghilterra e Francia) o sovra-nazionali; che lavorano indefessamente per la deindustrializzazione del Paese avviata col criminale politico Romano Prodi; per la perdita d'identità culturale, etnica e nazionale; per la frammentazione sociale in nome del Divide et Impera e lavorano negli interessi esclusivi di pochi potenti privati e delle banche cercando di distruggere definitivamente la classe media e la correlata imprenditoria privata ma cercando allo stesso tempo di non perdere, ipocritamente, consensi tra le fila della classe proletaria meno acculturata e cosciente che si accattiva col minimo delle elemosine ed elargizioni. Sono per la riduzione in povertà e quindi schiavitù monetaria della più ampia fascia possibile di popolazione e per la negazione dei diritti civili degli italiani onesti. Sono contro il diritto di legittima difesa e per l'affermazione di privilegi esclusivi di classi marginali, sia inventate di sana pianta come la gender oppure parassitarie come alcune di provenienza estera.

In basso, più vicino al popolo ed alla nazione, potremmo collocare gli schieramenti dai quali provengono la maggioranza dei proponimenti salvifici dal punto di vista sociale, nazionale, produttivo, della Sicurezza Pubblica, delle Libertà Personali, della Sovranità del Paese, insomma di tutte quelle virtù che contraddistinguono uno Stato, quale espressione dei suoi cittadini, da un regime autoritario.

Tra i due estremi, potremmo collocare quelle formazioni che si battono a fasi alterne per progetti sia contro che a favore del Paese e dei suoi cittadini, senza offrire alcuna garanzia di coerenza politica.
Mi limiterò ad un'ipotesi di collocazione dei partiti maggiori perché non conosco abbastanza bene gli altri.

Fascia "alta" elitaria, esterofila, sovranazionale, con intenti manifestamente distruttivi del Paese e gravemente lesivi nei confronti dei cittadini:
- Partito Democratico
- Nuovo Centro Destra
- Sinistra Italiana
- Alleanza Liberalpopolare-Autonomie
- Conservatori e Riformisti

Fascia intermedia di massima inaffidabilità:
- Movimento Cinque Stelle
- Forza Italia

Fascia "bassa" popolare, con intenti manifestamente costruttivi per il Paese e per i cittadini:
- Lega Nord (*)
- Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale
*) Va sottolineata la vocazione localista di tale formazione che invero si batte per molti programmi che porterebbero utile alla nazione intera, soprattutto dal punto di vista economico e della sicurezza sociale.
Questo è quello che deduce uno che non sa nulla di politica dalle esternazioni dei rispettivi politici e dalle analisi dei rispettivi programmi provenienti dai rispettivi schieramenti.
C'è da dire che esistono altre forze politiche che si battono con argomenti ancora più solidi e condivisibili dei partiti collocati in fascia bassa ma al momento non raccolgono ancora sufficienti consensi, anche a causa dell'efficacia della disinformazione e della propaganda mediatica di regime.
Ma dobbiamo ricordarci che Trump ha raccolto i voti che gli hanno permesso d'insediarsi alla Casa Bianca nonostante 57 su 59 media nazionali fossero schierati contro di lui e addirittura ha avuto contro il suo stesso Partito che non ha speso un dollaro né una parola di supporto per la sua campagna elettorale.
In particolare posso suggerire alcune formazioni estremamente ferrate in positivo, ben motivate sul piano politico e programmatico, alcune delle quali operano attivamente per il sociale che collocherei, ove fosse possibile, ancora più "in basso" nella mia ipotetica scala dei disvalori (perché il peggio l'ho messo in alto).
In particolare mi riferisco ad Alternativa per l'Italia, Riscossa Italia, Forza Nuova, Casa Pound. Probabilmente ne esistono altre ma qui finisce la mia competenza politica.

Disclaimer: se qualcuno ravvisa nei miei scritti una simpatia od una tendenza per le ideologie cosiddette "di destra", i casi sono tre:
- o non sono stato capace di esprimere i miei pensieri in modo chiaro
- o non ha capito nulla di ciò che ho scritto probabilmente a causa dei limiti cognitivi fissati da una fede politica
- o è semplicemente un idiota, con tutto il rispetto per la nutrita categoria di cui si compiace di fa parte.