martedì 31 gennaio 2017

Integratori Culturali 1 - Trumpina


Pochi anni or sono, lèssi un libro - che riscosse un discreto successo tra gli appassionati di diete e benessere - sui benefici apportati dalla Vitamina D all'organismo.
Va detto subito che quando si leggono i risultati di ricerche incentrate su di un unico e solo principio alimentare, si rischia di avere la sensazione che sia il più importante di tutti perché si viene messi a conoscenza di una grossa quantità di disfunzioni fisiologiche causate dalla sua carenza. In realtà non esistono principi alimentari più importanti di altri, esiste solo una forbice di dosaggio, per ognuno di essi, entro la quale l'organismo funziona correttamente. Il troppo, in genere, stroppia, il poco rischia di essere insufficiente.
Non cito il nome né l'autore, del libro che non avrei problemi a rintracciare
nelle mie librerie perché, dopo essersi dilungato in una spiegazione in cui le poche notizie significative sono da ricercare in una retorica il cui unico scopo è andare a formare un testo sufficientemente lungo da trarne un modesto libro, la morale che se ne deriva è che sì, la Vitamina D è essenziale per il nostro benessere e per la prevenzione di gravi malattie tra cui il cancro ma per chi vive oltre il 35° parallelo non c'è speranza di fabbricarne a sufficienza con la sola esposizione della propria epidermide alla luce solare, e quella che se ne può ricavare con l'alimentazione è largamente insufficiente, anche perché non perviene all'organismo nella sua forma biodisponibile.
E allora?
Allora, secondo l'autore del testo, per una vita lunga e salutare di chi abita "troppo" lontano dall'Equatore, è necessaria un'integrazione artificiale di tale vitamina per tutta la vita!
Al che, ho terminato il libro e l'ho archiviato in libreria un po' scocciato del tempo passato a leggerlo.

Al giorno d'oggi, ascoltando i consigli che vengono dalla pubblicità (dimenticandosi che si tratta di un'operazione commerciale), molti sono veramente convinti che sia quantomeno utile, se non necessario, ricorrere a degli integratori per preservare la propria salute - cosa che è manifestamente assurda anche perché il dosaggio tra i vari componenti dovrebbe essere personalizzato per essere utile e non creare danni da sovradosaggio - o a bere litri e litri d'acqua anche quando il nostro organismo ne farebbe volentieri a meno.
In realtà, se c'è gente che può trarre beneficio da qualche integratore, si tratta di qualcuno che segue una dieta sbilanciata in cui alcuni dei principi più importanti scarseggiano (come ad esempio nel corso di una dieta dimagrante) oppure ne viene facilitata la perdita attraverso uno stile di vita sbagliato (ad esempio, si sa bene che una dieta troppo ricca di latticini causi una perdita di calcio dalle ossa e dai denti).
Anche bere troppa acqua può essere causa di carenze in fatto di sali e vitamine idrosolubili. Particolarmente disinformato è chi ricerca acque a scarso contenuto di sodio, senza rendersi conto che l'apporto di questo elemento vitale che può derivare dall'acqua è del tutto irrisorio rispetto a quello che può essere apportato con l'alimentazione o per contro perso con la sudorazione; ma c'è gente a cui va bene sperperare denaro per comprare dispendiosissima - quanto poco salutare - acqua in bottiglie di plastica tossica e su questo c'è poco altro da fare oltre a fornire una corretta informazione.

Quindi, per la vita scombinata ed innaturale che spesso conduciamo, a volte è vero che gli integratori alimentari possono preservarci da qualche malattia da carenza.
Allo stesso modo, al giorno d'oggi risultano ancor più necessari degli integratori culturali da assumere regolarmente, meglio tutti i giorni, prima e dopo aver attinto alle nozioni che vengono propagandate dai media di regime.
Non compensare con adeguate informazioni reali la disinformazione a cui siamo soggetti come ad una forma di inquinamento pernicioso delle coscienze, comporta alla lunga la perdita di contatto con la realtà, difficoltà di valutazione dei contesti, incapacità di discernere il vero dal falso.

Inutile cercare di sostenere un confronto d'opinioni con qualcuno i cui le carenze culturali sono significative: la sua intelligenza per quanto possa essere sviluppata, in mancanza di dati reali da elaborare, non potrà che pervenire a conclusioni irreali.
Si sentono fior d'intellettuali esprimere delle opinioni tali da far dubitare della loro intelligenza (o, in alternativa, della loro buona fede) ma quando ciò si verifica, questo deve farci dubitare prima di tutto della loro cultura: probabilmente ci sono dei dati di partenza che ignorano del tutto oppure sono  semplicemente errati e ritenuti corretti in base ad un presupposto di fede.

Senza alcun ordinamento predefinito, ecco allora il primo principio attivo da assumere in funzione di vaccino contro l'antitrumpismo aprioristico, una grave forma di distacco dalla realtà di cui è affetta la maggioranza degli opinionisti di regime:

Trumpina - E' un elemento essenziale per dare il giusto peso alle notizie politiche che ci arrivano dagli USA.
E' una sostanza complessa composta dai seguenti elementi culturali oggettivi:
- Trump è un presidente contrario al Sistema che sta portando avanti la globalizzazione ad egemonia USA a suon di guerre, stermini di massa e pulizie etniche in gran parte del mondo.
- Quando il Sistema ha capito che non è stato sufficiente che 57 dei 59 media mainstream americani più lo stesso Partito Repubblicano fossero schierati contro Trump, è stato troppo tardi perché la maggioranza degli elettori si era già schierata con lui.
- Anche se fosse vero che dal punto di vista numerico, l'assassina seriale di oltre 100 dei suoi oppositori politici Hillary Clinton abbia preso 3 milioni di voti in più di Trump, bisogna considerare l'impatto dei brogli a favore degli antiDemocratici attuati sia mediante le macchinette di Soros che in molti casi non permettevano di votare Trump, sia grazie al fatto che molti Stati non si accertano dell'identità del votante per cui è molto facile votare più di una volta, persino in più Stati e gli antiDem avevano organizzato addirittura dei bus che trasportavano gli elettori da un seggio all'altro. Per la Clinton hanno votato anche molti morti ed immigrati irregolari che non avrebbero diritto di voto.
- Le manifestazioni anti-Trump dopo il suo insediamento sono finanziate ed organizzate dalla fondazione Clinton anche grazie a consistenti finanziamenti di George Soros, retribuendo i manifestanti non meno di 15$ l'ora.
- La maggioranza degli americani (secondo gli ultimi dati il 57% di loro non si è fatto abbindolare dalla propaganda antiDemocratica) supporta ancora Trump.
- Al suo insediamento è corrisposto un apprezzamento finanziario da parte dei mercati.
- Qualsiasi notizia propagandata dai media di regime italiani sul suo operato e sulle conseguenti reazioni internazionali, è falsa o manipolata: basta consultare fonti d'informazione indipendenti, anche americane, per rendersene conto.
- Qualunque crimine possa commettere in futuro Trump, non eguaglierà in negatività le prospettive malefiche di una presidenza guerrafondaia antiDemocratica "guidata" dalla SS Clinton (Satanica e Spietata) che anche in campagna elettorale si era pronunciata a favore di una guerra termonucleare contro la Russia. Quindi in ogni caso, se Trump non rappresenta il bene, rappresenta di sicuro il male minore. Tra gli opinionisti intelligenti, l'unico a non pensarla così è Paolo Barnard ma la cosa non mi meraviglia avendolo già colto una volta in clamoroso fallo, apprendendo la sua posizione negazionista delle evidenti e stra-comprovate irrorazioni aeree. Ma finché nelle scuole non s'inserisce la fisica come materia principale, la sua ignoranza causerà sempre una carenza culturale di fondo: non avere elementi analitici per interpretare la realtà, non consente di ricavarne una mappa realistica. Questo è il motivo principale per cui sia proprio un uomo ferrato in molti campi dello scibile come Corrado Malanga, ad essersi avvicinato di più alla comprensione della realtà vera.

Assunti questi integratori, sarà più facile comprendere il trumpismo funzionale e l'antitrumpismo patologico.

Alla prossima puntata.

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