martedì 6 dicembre 2016

La truffa degli orfani di AIDS


Chiariamo subito che con questo scritto non intendo accusare di truffa gli organizzatori di questa raccolta con allegata vendita di beneficenza ma voglio solo mettere in evidenza come, anche se in buona fede, ad alcune iniziative umanitarie o sedicenti tali siano carenti di presupposti logici e veritieri e risultino quindi criticabili sotto molti aspetti.
Mi attengo ad una semplice analisi di quanto riportato dal volantino, nell'ordine:
1) non vedo un nesso tra la cultura vitivinicola e quella umanitaria ma va bene così.

2) Nessun bambino può essere "orfano di AIDS" perché l'AIDS non
può uccidere nessuno in quanto per sua stessa definizione è una sindrome e non una malattia. Sarebbe come affermare che qualcuno è morto ammazzato perché non indossava il giubbotto antiproiettile e non perché è andato a beccarsi una pallottola sparata da qualcuno in una zona dove è risaputo che per diletto si spari ai passanti.
3) Il Sudafrica è un Paese ricchissimo, estrattore di oro e diamanti, l'ultimo accolito tra i BRICS e non ha certo bisogno del nostro aiuto per l'assistenzialismo. Dubito anche che in SA a livello governativo siano al corrente di iniziative del genere, peraltro dichiaratamente made in United Kingdom. Ma naturalmente potrei sbagliarmi.
4) Dolci, Torte, Biscotti e Marmellate non sono alimenti ma dolciumi di cui si può anzi è meglio fare completamente a meno in quanto sono mediamente delle bombe tossico-caloriche a base di zucchero che come primo effetto, prima di provocare alla lunga diabete e cancro, deprime il sistema immunitario facilitando l'insorgenza di sindromi come l'AIDS, anche se non ne rappresenta la causa prima. I dolciumi, soprattutto quelli destinati ai bambini, contengono altre sostanze poco raccomandabili come la maggior parte dei coloranti, altri additivi chimici e residui industriali di alluminio e di nichel. Meglio sarebbe per la loro salute ed il loro sostentamento spendere qualche soldo per sfamarli con alimenti a chilometri zero e adatti alla loro salute. Ometto di precisare la sede presso cui è organizzato l'appuntamento ed infatti ho cancellato i riferimenti: comunque si tratta di un bar. Qualcuno potrà rilevare che i bar sono esercizi in cui si vendono soprattutto prodotti dolciari, guarda un po'.
5) In questo contesto, la "vendita speciale di gioielli Zulu fatti a mano" (quelli che giungono a noi sono però molto spesso prodotti da tante piccole manine asiatiche in cambio di mezza ciotola di riso) sembrerebbe essere il vero obiettivo dell'iniziativa ma forse non è così ed io sono solo un complottista paranoico. Ma, come ebbe a dire sagacemente un celebre morto ammazzato dal Ritalin (famigerato psicofarmaco che dovrebbe curare le sindromi da iperattività che, ove siano reali, sono causate proprio dall'eccessivo consumo di zuccheri e coloranti contenuti nei dolciumi) che si chiamava Kurt Cobain:
"Il fatto che io sia paranoico non esclude la possibilità che ci sia realmente qualcuno che vuole uccidermi".
Detto questo, ricordiamoci che in Italia non mancano certo i bisognosi, i terremotati, gli imprenditori falliti per colpa dello Stato (di cose) e di Equitalia, i nuovi poveri ed i disoccupati ultracinquantenni che non vuole assumere nessuno, penalizzati come sono dagli incentivi previsti per i giovani (che ne hanno meno bisogno)
Se proprio si vuole fare della beneficenza, si cominci a guardarsi intorno, che poveri e bisognosi si trovano di certo, e si faccia loro beneficenza diretta, non attraverso dubbie associazioni.