martedì 20 dicembre 2016

Giornalisti RaI e Mediaset a rischio sanzioni e licenziamenti

Se la Boldrini dovesse riuscire a realizzare il suo desiderio di epurazione delle notizie false dalla rete, il passo successivo non potrebbe che essere quello di destinare la stessa profilassi ai mainstream radiofonici e televisivi.
Per quanto si è visto ed ascoltato negli ultimi anni con i reportage delle guerre americane al medioriente, le cronache sulla migrazione in atto, i resoconti sulla politica interna e quella estera, le notizie dall'Europa sovietica, l'economia, le catastrofi naturali e non, le grandi tendenze ed alcuni particolari fatti di cronaca nera, possiamo essere certi che la stragrande maggioranza delle notizie passate dai due principali network nazionali siano delle colossali bufale.
Ora, se la task-force di noti bufalari pronta ad intervenire dovesse
per caso prendere il suo incarico sul serio, ai principali media nazionali verrebbero a mancare in breve tempo sia le notizie che impiegati e direttori.

Fortunatamente per i giornalisti di regime, l'ipotesi sopra riportata sarebbe una bufala, perché in realtà non esiste alcun rischio che i perfidi Quattro dell'Oca Selvaggia (con riferimento al celebre film, non alla Boldrini) decidano di lavorare contro i loro padroni ma siano invece pronti a spergiurare che qualsiasi fenomeno BVM sia da attribuire senza ombra di dubbio alla Madonna (quella di puro spirito, non quella che fa promesse invane agli elettori della Clinton); che Putin sia il vero responsabile dell'elezione di Trump, degli stupri di massa in Germania, della guerra... dovunque e di un'eventuale orticaria nervosa contratta dalla Merkel; che alieni e scie chimiche non esistono, che non esistono magistrati che operano in maniera politica, che nessun Servizio è deviato, che non esiste la volontà di creare un Nuovo Ordine Mondiale, che non esistono complotti... anche se, di conseguenza, dovrebbero ammettere che la classe politica dirigente è del tutto dissociata dalla realtà perché si comporta proprio come se tali evenienze fossero reali.

Ma anche in questo caso non c'è pericolo: nulla di ciò che si pregiano affermare ha necessità di essere dimostrabile reale, coerente e non contraddittorio: questo è un onere previsto solo per le presunte bufale.
Vero è che a lungo termine, il delirio totalitarista di correttezza politica della propaganda sarà costretto a fare totalmente a meno delle notizie reali, per cui le stesse forze impiegate oggi a diffondere notizie censurate, ribaltate, rimescolate e correlate in modo da apparire veritiere, saranno alla fine impiegate, assodata la loro indefessa lealtà, per inventare direttamente le notizie in grado di apportare (ulteriori) lodi e consensi al regime. Non serviranno più giornalisti ma scrittori di fantapolitica.
Nulla di nuovo sotto il Sole: lo abbiamo visto realizzarsi sotto qualsiasi dittatura sufficientemente radicata.
Ancora una volta rimarranno solo due tipi di giornalisti: quelli che diffondono notizie politicamente corrette e quelli che cercano di diffondere - tra mille difficoltà, insulti, minacce e non senza qualche rischio - notizie reali.