domenica 17 luglio 2016

Terrorismo boomerang

- Vignetta trafugata da afnews.info -
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Nella valutazione di ogni procedimento legale, la prima domanda che si dovrebbe porre - già secondo il Diritto Romano - chi è chiamato a giudicare è "Cui prodest?" ovvero "Chi ne trae vantaggio?"

Molto spesso, i magistrati sembrano dimenticare questo principio basilare, col risultato di trarre conclusioni sbagliate e comminare pene a casaccio a imputati che non traggono alcun vantaggio dai reati che si ascrivono loro.
Bisognerebbe invece chiedersi sempre perché mai qualcuno dovrebbe fare qualcosa. Un esempio che mi viene alla mente è la condanna per il delitto di
Cogne comminata senza prove reali alla Franzoni solo perché il procedimento non è riuscito ad individuare nessun altro possibile colpevole.
Più o meno la stessa cosa è successa ai ragazzi descritti dalla stampa come "Bestie di Satana" ed in altri casi assurti alle cronache.

L'ex leader OLP ARRAFFA-Tutto
Ai tempi di Yassèr Arafàt, nonostante il massone di 31° livello avesse accumulato una fortuna personale di $ 700mln sulla pelle dei suoi connazionali palestinesi, almeno si capiva chi faceva cosa e perché, anche se già all'epoca erano messe in atto operazioni sotto falsa bandiera a beneficio esclusivo della parte più forte che così si guadagnava il consenso della comunità internazionale per fare un po' quello che le pareva.
Il terrorismo di oggi invece appare strano, operante azioni che alla fine portano più utile alla parte attaccata che a sé stesso: acclarate dette evidenze, come non pensare a operazioni sotto falsa bandiera?
Un esempio per tutti, l'avvertimento con cui il leader israeliano Sharon mise in guardia la Francia che nel caso avesse riconosciuto lo Stato di Palestina, si sarebbe dovuta aspettare terroristi in casa!
E perché mai un riconoscimento utile alla causa arabo-musulmana avrebbe dovuto scatenare la loro ritorsione?!?
Anzi, proprio questa condizione avrebbe dovuto esentare la Francia da mire terroristiche. Invece si verificò la strage di Charlie Hebdo, giornalaccio satirico sull'orlo del fallimento che grazie all'operazione ed alla... riduzione del personale, si rimise in sesto.

E che dire di ciò che si sta verificando negli USA? Quale fazione negra sarebbe così idiota da provocare la reazione di uno Stato che considera per principio già macchiati da peccato originale gli afro-americani?
E l'ISIS? Se non dessero luogo ad eventi così drammatici (quelli che lo sono veramente) sarebbe da ridere già il suo modo di presentarsi al mondo: produzioni video in stile hollywoodiano con tanto di effetti speciali, uniformi impeccabili hi-tech, Pick-Up civili Toyota nuovi di zecca (ma chi glie li ha venduti?!?), esecuzioni efferate documentate ma omettendo (per decenza?) le sequenze più crude, dichiarazioni odiose e squinternate, adepti dai Paesi occidentali, perfetto accento inglese da parte di tutti i loro PR, rivendicazioni immediate di qualsiasi improbabile atto di terrorismo compresi casi di omicidio-suicidio da parte di semplici squilibrati (o candidati manchuriani) ecc.
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Cui prodest?
Insomma, servirebbe un po' di coerenza e di.. decenza anche nell'esercizio del terrorismo, almeno per capire chi vuole cosa e, nel caso, venirgli incontro senza bisogno di spargere altro sangue.
Se gli atti di terrorismo rimangono privi di logica sia dal punto di vista tattico che strategico, siamo autorizzati a pensare che i loro autori non siano quelli che vogliono farci credere.

Intanto, l'unica conseguenza diretta degli ultimi attentati in Francia, negli USA e di nuovo in Francia è l'inasprimento di un regime di coprifuoco già inconcepibile ed immotivato.
Negli USA in particolare, già da tempo si procede all'incarcerazione per reati d'opinione, in spregio al Primo Emendamento della loro Costituzione.

In Turchia, col recente (falso?) tentativo di golpe, la conseguenza è stata un rafforzamento ed una stabilizzazione del regime filo americano, guarda un po'!
Il rischio ora, con la sempre maggiore presa di coscienza, è che tali "provvedimenti" vengano adottati anche nel nostro Paese, a beneficio di leggi (ulteriormente) restrittive delle libertà personali e di governanti allineati come Renzi o il suo successore designato, altrettanto cooptato, filo-americano, europeista e quant'altro contro l'Italia, Di Maio.