mercoledì 30 maggio 2012

La truffa dell'Euro spiegata da Paolo Barnard

Dopo la piacevole sorpresa riportata come aggiornamento del mio articolo "Il guastatore" pubblicato il 22 ultimo scorso, Paolo Barnard mi sembra essere sempre più una delle poche persone in Italia che abbiano le idee chiare su quello che sta succedendo oggi, quanto meno in Europa. La sua professionalità di giornalista investigativo gli ha permesso di fare un quadro realistico della situazione scansando accuratamente interpretazioni complottistiche di bassa lega e (dis)informazioni fuorvianti.
In una rustica riunione avuta luogo a Corlo di Formigine (MO) il 19 aprile scorso, Barnard sviscera i punti salienti del suo "Il più grande crimine" in termini comprensibili a tutti.
Regia, montaggio ed audio di livello dilettantesco ma quello che conta è la qualità del messaggio, non certo la forma in cui viene presentato.


articolo di riferimento: Il guastatore

sabato 26 maggio 2012

La truffa dell'Italia in fallimento

E' chiaro come il compito assegnato al governo Monti sia quello di condurre il Paese ad una rovina finanziaria reale in modo da poter svendere beni pubblici ai peggiori offerenti esteri che pagheranno con moneta priva di valore emessa dalla banca centrale privata Federal Reserve ed erogata a titolo gratuito alle principali banche internazionali d'affari che erano fallite pochi anni prima.
Il suo compito non sarà facile perché trova un Italia il cui debito privato è limitato al 42% del Prodotto Interno Lordo, il secondo più basso tra i Paesi europei tra i quali eccelle la Germania mentre la Gran Bretagna, per fare un esempio, vede il suo debito privato superare addirittura il PIL del 3%  (ovvero è pari al 103% del PIL contro il nostro che è del 42, chiaro?) eppure nessuno parla di crisi finanziaria in Inghilterra!
Quindi si capisce che, come ho sempre sostenuto fin dall'inizio di questa tragica farsa, l'economia italiana non era affatto in crisi ma ci si sta trovando dopo che è stata indotta in questa crisi artificiale che è cominciata nel monento stesso in cui è stata annunciata dall'apposita campagna mediatica: una crisi virtuale divenuta reale grazie al solo convincimento in tal senso dell'Opinione Pubblica.
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Spegnate radio e TV, smettete di leggere i giornali
 e cominciate ad informarvi.
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Giulietto Chiesa, tralasciando il problema primario del Signoraggio Bancario,, in un'intervista risalente al 15 novembre scorso, illustra la sistuazione sopra descritta:
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martedì 22 maggio 2012

Il guastatore


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Come ogni agente segreto che si rispetti, è un esperto di ambiguità, doppi giochi, falsità e soprattutto demolizioni.
Solo che le demolizioni in cui eccelle sono quelle finanziarie: è in questo un vero tecnico, bisogna riconoscerlo.
Prodi in confronto a lui si è dimostrato un dilettante riuscendo a distruggere solo l'IRI e Berlusconi poco più che un imbonitore, tanto che lo hanno liquidato per inefficienza.
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Un'altra caratteristica che lo accomuna ai buoni agenti segreti è l'assoluta fedeltà ai suoi padroni, al di sopra di ogni retaggio morale o di coscienza: un buon agente segreto dev'essere spietato e privo di sentimenti umanitari, anzi umani, proprio come lui.
La sua formazione anglosassone conclude il quadro di un perfetto 008 finanziario al servizio di Sua Maestà britannica o chi per lei si è prima inventata l'Italia 150 anni fa e adesso che c'eravamo quasi abituati a questo sopruso, ne sta causando l'annientamento.
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L'unico aspetto che lo distingue realmente da un agente segreto è che lui non è affatto segreto - non ne ha bisogno - ma è del tutto palese. Infatti l'ho denominato l'Agente Palese americano, o di Sua Maestà, o della Goldman Sachs, fate voi.
Egli infatti non ha nessun bisogno di nascondere il suo operato, confidando nella diffusa apatia italica, nello scetticismo di chi non vuole vedere la verità e nel controllo sempre più capillare delle opinioni e del territorio.
Svolge il suo incarico alla luce del giorno, con la sfrontatezza di chi sa bene di avere le spalle coperte da chi controlla i 4 poteri fondamentali di ogni sedicente "democrazia" o meglio demoncrazia, come la definisce qualcuno.
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Ecco una simpatica ed istruttiva pagina Facebook a lui dedicata, da condividere con amici e parenti, da oggi linkata permanentemente sulla spalla di questo blog:
http://www.facebook.com/pages/Mario-Monti-uomo-di-merda/239670179433178

articoli correlati ed approfondimenti:
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- Dieci anni significativi dimenticati dai nostri libri di storia

aggiornamento del 30 maggio:
Solo tre giorni dopo la pubblicazione del soprastante articolo, Paolo Barnard conferma, con miglior cognizione di causa, le mie accuse all'Agente Palese Mario "008" Monti sviscerate a fatica in mezzo a grida isteriche ed integraliste alla trasmissione L'Ultima Parola andata in onda il 25 maggio.
Costruttive, a riguardo, le osservazioni di Oliviero Beha:
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giovedì 17 maggio 2012

Conoscere il codice per decifrare la realtà


In un mondo falso e truffaldino come il nostro, è possibile avere un'idea di cosa stia realmente succedendo attorno a noi solo imparando ad interpretare la simbologia utilizzata nelle cronache e nelle relative immagini proposte dai media di regime.
I principali media sono chiaramente organi di propaganda e disinformazione e solo grazie al loro sapiente e meticoloso lavoro è possibile tenere in vita un'immagine mentale del mondo conforme alle necessità del Potere ma che ha ben pochi contatti con la realtà.
Molte delle tecniche di comunicazione e manipolazione mentale attualmente utilizzate sono state concepite e sviluppate nello scorso secolo per scopi politici a partire dalla prima Guerra Mondiale o giù di lì e poi assurte a vera scienza a partire dal periodo della Guerra Fredda, che in realtà non è mai terminata, per motivi sia politici che commerciali.
I grandi eventi della storia possiedono TUTTI anche una valenza simbolica i cui veri autori non hanno mai mancato di sottolineare ma in modo occulto alle masse.
Ma non è (solo) a causa di un malcelato delirio di onnipotenza ed impunibilità che i grandi assassini e truffatori della storia si premurano di firmare (anche) le loro azioni più ripugnanti.
Ci sono due motivi principali perché lo fanno, il primo è esoterico in funzione dell'evocazione e della materializzazione di eventi già congegnati e che fanno parte di una pianificazione secolare; il secondo è di comunicazione con altre fazioni di Potere oppure di omaggio ed asservimento ad un unico Potere Occulto.
In entrambi i casi, è necessario per loro ricorrere ad una simbologia sulla quale negli ultimi tempi è diventato possibile far luce.
Questi due filmati costituiscono appena un'introduzione sintetica all'argomento ma sono di estrema utilità per fornire spunti di riflessione e di rilettura critica degli avvenimenti più significativi del nostro passato.
Significati iniziatici molto noti sono ravvisabili perfino e soprattutto in simboli che ci hanno fatto credere rappresentassero manifestazioni contro il Sistema.

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martedì 15 maggio 2012

La truffa dell'acqua in bottiglia

Come hanno fatto a convincere la maggior parte della gente a bere esclusivamente acqua imbottigliata?
Eppure, l'acqua imbottigliata:
- costa da 250 a 2000 volte più di quella del rubinetto, egualmente potabile;
- a causa di leggi (appositamente) meno restrittive, quanto a potabilità è meno garantita di quella del rubinetto.
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In più, quando essa è distribuita in contenitori di plastica è sicuramente contaminata da sostanze tossiche, in particolare dal Bisfenolo-A e dagli Ftalati che hanno probabilità enormemente minori di giungere nell'acqua del rubinetto.
Questo secondo caso, che è purtroppo il più diffuso, crea inoltre enormi costi economici e sociali dovuti alla produzione ed al difficilissimo smaltimento dei contenitori di plastica.
Si limitassero almeno ad acquistare solo acqua in vetro sarebbe una scelta, se pur dicutibile, dei consumatori pagarla così cara rischiando che sia meno potabile di quella del rubinetto ma l'impatto ambientale indotto dalla plastica utilizzata è inaccettabile.

Rinnovo in questa sede la proposta di tassare queste scelte irresponsabili gravandole di 1€ al litro per l'acqua in plastica, da destinare alla modernizzazione ed alla manutenzione degli acquedotti e, possibilmente, all'abbattimento delle bollette idriche.
In più, non solo quella in plastica ma anche quella in vetro andrebbero tassate di un altro cent al litro per ogni chilometro di trasporto su tutta la catena (cioè dall'industria alla distribuzione paga il distributore, dal distributore al dettagliante paga il dettagliante, quando il consumatore l'acquista paga lui).
Queste sarebbero tra le pochissime tasse eque che un cittadino dovrebbe pagare senza fiatare.
Ed ecco un divertente ed istruttivo filmato che racconta la brutta storia della truffa dell'acqua imbottigliata.
Da notare che si tratta di una produzione USA e non a caso sul blog gemello HEYMOTARDnews ho avuto recentemente occasione di sottolineare come la società statunitense sia più avanzata della nostra non solo nel consumismo spinto ma anche nel risveglio della coscienza e come ogni fenomeno che si verifica nell'Unione americana, sempre più velocemente, si verifica anche da noi.
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articolo di riferimento: Cacciatori di tendenze
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approfondimenti:

lunedì 14 maggio 2012

Ron Paul il candidato censurato


Dal punto di vista socio-economico, l'Italia in quanto colonia statunitense non può prescindere dalla realtà americana e fenomeni come il consumismo spinto all'assurdo, l'inquinamento ambientale, la convenienza di acquistare prodotti i nuovi invece di riparare i vecchi, la totale dipendenza economica e culturale dalla banche private, il bipartitismo, le leggi liberticide e perfino i serial-killer e mille altri aspetti tragicomici della nostra vita quotidiana si sono riprodotti da noi in maniera assolutamente identica - salvo qualche indispensabile adattamento di forma - dopo che si erano verifiati e consolidati da anni negli USA.
Questo per non parlare del vero e proprio plagio culturale che subiamo da sempre: non è solo per esigenza di mercato che la festa pagana di Halloween sia entrata di forza nelle nostre tradizioni e si vedono ormai parecchi imbecilli andare in giro su chopper e custom ostentando la bandiera americana anche stampata in fronte e sul sedere, ove possibile.
Ma lasciamo stare gli imbecilli, che neanche loro sono l'oggetto del discorso, tanto saranno sempre imbecilli visto che Pirandello affermava che è loro peculiarità quella di non cambiare mai opinione.

Esattamente come negli USA, la nostra classe dirigente politica è designata e Washington ben prima della farsa elettorale: personaggi come Berlusconi, Monti, Napolitano sono stati tutti decisi a tavolino oltre oceano prima di venire eletti o meno (nel caso di Monti) nel nostro, anzi nel loro, Paese.
Ma negli USA, proprio in questi ultimi mesi, gli eventi hanno subito una tale accelerazione che l'Italia fatica a seguire, complici i media di regime che si guardano bene dal riportare notizie significative a riguardo.
E così, proprio mentre da noi in Europa si sta instaurando una polizia federale, l'Eurogendfor, che al di sopra di ogni controllo nazionale e delle polizie locali andrà ad occuparsi direttamente del mantenimento forzato dello Status Quo, negli States, per la precisione nel New Mexico si è già verificato un episodio in cui la Guardia Nazionale armata ha messo in fuga, Costituziione americana alla mano, una squadra di federali che pretendevano di dettar legge ai locali sull'allevamento degli animali e sulle metodiche agricole!
Allo stesso modo a noi, e per quanto possibile anche agli stessi States, viene tenuto nascosto con tutti i mezzi possibili addirittura l'esistenza del più importante candidato alla presidenza degli USA, il repubblicano Ron Paul.
A differenza di tutti gli altri suoi colleghi allineati e sottomessi al potere bancario, repubblicani e non Obama compreso, ecco il suo programma:
  • ABOLIRE o ridimensionare fortemente il potere de LA FEDERAL RESERVE: la Fed è una banca privata esattamente come lo è da noi la Banca d'Italia che attraverso il crimine del Signoraggio Bancario controlla tutti gli aspetti del Paese ed induce lo Stato, cioè tutti noi cittadini, in una perenne condizione d'indebitamento pubblico;
  • Ripristinare l'osservanza della Costituzione, adesso anche da noi surclassata da leggi che la contraddicono e dalla superiore autorità del Trattato di Lisbona, cioè dalla Costituzione Europea in vigore sotto mentite spoglie;
  • Cessare l'ingerenza della Governo Federale sulla vita dei singoli Stati, in osservanza della Costituzione, e questo potrebbe essere applicabile anche da noi conferendo maggiore autonomia agli Enti locali;
  • CESSARE OGNI INTERVENTO MILITARE DELL'ESERCITO DEGLLI STATI UNITI AL DI FUORI DEL SUO TERRITORIO, quindi annullare di fatto il programma imperialista americano;
  • RITIRARE TUTTO IL PERSONALE MILITARE IN MISSIONE ALL'ESTERO, compresi quindi i 60.000 uomini di stanza in Italia nelle basi extraterritoriali americane.
Non è un programma da poco ma bensì di portata epocale, direi globale, ed il suo auspicabile effetto, supportato dalla stragrande e censurata maggioranza dei consensi di cui gode tra l'elettorato repubblicano e non solo, potrebbe comportare una liberazione che in Italia si potrebbe finalmente celebrare con tutte le ragioni.
Ciò nonostante, i nostri media di regime sono ancora tutti impegnati a parlare della caccia all'evasore e degli stipendi ai parlamentari come se si trattasse di argomenti veramente rilevanti per la deriva che sta subendo il nostro Paese.
E molti italiani credono che sia realmente così.
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In perenne ritardo sulle tendenze del nostro Paese-guida, molti italiani non solo sono all'oscuro del fenomeno del Signoraggio Bancario ma ragionano ancora in termini dicotomici destra/sinistra e non hanno ancora neanche capito che lo stesso bipartitismo è una truffa.

tratto da un più completo articolo già pubblicato su HEYMOTARD.blog

sabato 12 maggio 2012

Una formazione scientifica è indispensabile per l’interpretazione della realtà


Una delle più grandi truffe perpetrate ai danni delle masse inconsapevoli è, appunto, quella di fare in modo che rimangano inconsapevoli.
Un’accurata  disinformazione è la norma da molto prima di quanto si possa immaginare: se ne parla come arma  in modo da modificare a proprio favore il campo di battaglia ovvero il contesto in cui si svolgerà la disputa – poco importa se a livello militare, politico o diplomatico – già in quell’Arte della Guerra risalente forse al VIsec. A.C.  che molti grandi condottieri del passato e del presente mostrano di aver studiato o quanto meno emulato nella filosofia, da Giulio Cesare a Napoleone, dai leader comunisti a quelli globalisti anglosassoni. Il Confucianesimo che ancora guida le strategie della classe dominante cinese ha attinto a piene mani dagli scritti di Sun Tzu.
La differenza sostanziale tra l’arte della guerra concepita in oriente e quella tipicamente occidentale non consiste tanto nelle tattiche di battaglia – che dipendono in maniera determinante dalla tecnologia a disposizione delle parti – ma nel concetto di onore. Per noi occidentali intrisi di cultura cristiana ed umanistica, l’onore non prescinde dalla lealtà, dall’altruismo, dal senso di giustizia, dal profondo rispetto per l’avversario anche dopo la sua sconfitta mentre l’onore orientale si basa su ben altre virtù pragmaticamente riassumibili nella capacità di vincere senza neanche dare battaglia.
Com’è possibile vincere senza neanche dare battaglia?
La disinformazione, la menzogna, l’inganno, la corruzione, i rapimenti, la tortura, il genocidio selettivo, il plagio delle opinioni sono tutte tecniche aborrite dalla nostra cultura (solo aborrite ma come vedremo, in pratica utilizzate da sempre) mentre per quella orientale rappresentano solo dei mezzi possibili per ottenere il fine ultimo che è quello della supremazia. E se consideriamo tutte queste tecniche per quello che sono in realtà: delle armi vere e proprie, comprendiamo immediatamente che, a parità di tecnologia e dispiegamento di forze, tali armi “non convenzionali” costituiscono un argomento determinante  nello stabilire le sorti di una disputa. La coscienza di questo  aspetto fondamentale ma occultato dalla storia ufficiale, permette di stabilire che a rigor di calcolo statistico è quasi impossibile, anche in Occidente, che le guerre siano mai state vinte dai “buoni”. Come abbiamo visto, quelli che la nostra visione del mondo classifica come buoni sono quelli che in base a precetti cristiani e cavallereschi non si abbasserebbero MAI E POI MAI (sembra di sentire il BUON Brancaleone alle Crociate…) alla frode ed all’inganno ma unicamente ad affrontare la pugna sorretti dalla loro fede e da una conoscenza approfondita del mestiere delle armi.
In occidente, oltre alle idee di qualche leader illuminato e vincente (almeno per un po’…),  bisogna aspettare Machiavelli per apprezzare in Occidente una filosofia che vada oltre i concetti cavallereschi e religiosi.
Chi sono i buoni allora?
I perdenti, quelli che la storia dei vincitori ha dipinto spesso come mostri sub-umani colpevoli - solo loro – delle più immonde nefandezze, hanno tutte le probabilità di essere stati i veri buoni, quelli che non sarebbero mai ricorsi a mezzi disonorevoli per vincere e neanche per difendersi.
Leggendo così la Storia, questa volta con la maiuscola, scopriamo che essa ha sempre funzionato al contrario di come ci è stato spiegato ed insegnato: sono i cattivi inumani che hanno tutte le probabilità di vincere ed hanno vinto, non certo i buoni zavorrati come sono dalle loro coscienze.
Così come è da ingenui pensare che siano realmente mai state combattute guerre motivate solo da nobili intenti come quelli di liberare un popolo da un oppressore o da una minaccia: questi sono argomenti buoni solo per racimolare i consensi  ed il denaro sempre necessari per qualsiasi grande impresa. Inoltre, un nobile fine o una minaccia incombente costituiscono gli unici argomenti validi che possano convincere un uomo a lanciarsi senza indugio in missioni di guerra, a meno che non si tratti di un semplice mercenario.
In realtà tutte le guerre mai intentate hanno motivazioni puramente economiche, nel senso ampio del termine, e non a caso Ezra Pound affermava che chi non s’intende d’economia, non capisce affatto la storia.
La capacità di interpretare la realtà.
Dopo questa introduzione necessaria per fare il punto sulle reali motivazioni che stanno alla base di qualsiasi tipo di guerra, da quella puramente militare a quella condotta sul piano dei boicottaggi e delle macro manovre economiche, possiamo soffermarci sulla percezione che possiamo avere della realtà che ci circonda a seconda delle conoscenze di cui disponiamo.
Nessuno è mai riuscito a definire in modo soddisfacente l’intelligenza; qualcuno la intende come un’insieme di capacità ed attitudini individuali, come mera capacità di elaborare informazioni e metterle in correlazione funzionale tra loro, ed in altri modi ancora ma rimane il fatto che, posti in un contesto naturale, un asino, un macaco o un’oca sanno cavarsela molto meglio di quanto non avrebbero saputo fare Newton o Einstein. Gli stessi più diffusi test in realtà si basano più sull’attenzione e sulla capacità di concentrazione che sull’intelligenza vera e propria, concetto in realtà indefinibile in maniera assoluta.
Cosa possiamo dedurre da questo? Sostanzialmente due cose: che per affrontare con successo ogni problema è necessaria una particolare predisposizione a risolvere ogni tipo di problema e che un’adeguata conoscenza dei meccanismi che lo costituiscono può essere risolutiva.
Per gli animali, tutti più specializzati di noi a sopravvivere in un ambiente non tecnologico, i problemi di sopravvivenza si risolvono dando libero corso all’istinto e sfruttando le loro migliori attitudini acquisite con l’evoluzione, così degli erbivori come quelli citati se la caveranno reperendo senza grandi sforzi il cibo di cui necessitano mentre un gatto affronterà il problema della sopravvivenza cacciando le proprie prede preferibilmente di notte grazie al vantaggio offerto dalla finezza dei suoi sensi, dalla grande agilità e dalla potenza delle proprie armi.
L’uomo invece non può sperare di cavarsela così, data l’ottusità dei suoi sensi e l’inadeguatezza delle proprie dotazioni naturali: egli ha bisogno di congegnare qualcosa, per lo più dipendente dalla tecnologia di cui è capace. Perché la stessa condizione umana non può prescindere dalla tecnologia: è puramente illusorio immaginare di poterne prescindere, esattamente come sosteneva Pirsig nel suo Zen&The Art. L’Uomo è infatti un animale naturalmente tecnologico che almeno al suo attuale stadio evolutivo non sarebbe capace di sopravvivere senza tecnologia, a meno di un contesto ristretto ed estremamente favorevole come quello di una jungla equatoriale possibilmente priva di animali pericolosi: in pratica tali condizioni si potrebbero trovare quasi esclusivamente su pochissimi atolli felici spersi nell’oceano per cui, non solo la nostra esistenza si sarebbe dovuta forzatamente limitare ad essi  ma, nel caso di sviluppi paralleli di diversi nuclei umani a centinaia di miglia di distanza, non sarebbe neanche stato possibile un contatto tra gruppi.
Trasferito nel suo contesto naturale, che è quello tecnologico, l’uomo è capace di vivere in una varietà di contesti ambientali alla quale nessun animale saprebbe adattarsi solo grazie alle sue risorse, e quindi appare evidente come la conoscenza della tecnologia o almeno dei suoi principi funzionali non possa prescindere dalla formazione di qualsiasi individuo umano.
Invece, la scuola e la società che ne consegue sono strutturate in modo da riservare le conoscenze significative, quelle realmente utili alla nostra sopravvivenza, ad una ristretta cerchia di tecnici spesso al soldo del Sistema. Così nei secoli si è privilegiato l’insegnamento di  una cultura umanistica rispetto a quella scientifica, fino al punto di definire la prima "cultura" per eccellenza  e la seconda solo un insieme di conoscenze finalizzate allo svolgimento di una determinata professione o, “peggio”, di un mestiere. Ciò facendo finta di non sapere che la maggioranza dei grandi pensatori del passato erano innanzitutto degli uomini di scienza e solo di conseguenza filosofi e scrittori. La stessa scrittura, mezzo praticamente imprescindibile per gli umanisti, altro non è che una tecnologia di comunicazione.
La prevalenza delle materie umanistiche su quelle scientifiche nella formazione di gran parte dell’umanità sta alla base della diffusa incapacità di apprezzare la realtà. E questo vale sia per le fasce meno acculturate che per quelle che hanno avuto un accesso più facile alle conoscenze: molti ignoranti “totali” ignoreranno la natura dei principali fenomeni scientifici ma sapranno magari a memoria le parole di una canzone melensa o di qualche breve poesia, saranno in grado di tramandare oralmente qualche racconto o di far tesoro di racconti sentiti da altri; parallelamente, molte persone acculturate in materie esclusivamente umanistiche, avranno la stessa difficoltà degli ignoranti che magari disprezzano, a distinguere tra magia e tecnologia.
 La magia ed il soprannaturale non esistono
Ci avviciniamo all’essenza del discorso. Per una persona dalla mente intrappolata e zavorrata dai limiti delle conoscenze che ritiene imprescindibili, quale sarà il confine tra scienza e magia, quello tra reale e sovrannaturale? Senza dubbio questo limite si posizionerà esattamente nel punto in cui finisce la sua cultura scientifica: la possibilità di trasmettere immagini a distanza sarebbe stata classificata come magia dal più acculturato degli umani di un paio di secoli fa mentre è una cosa più che scontata anche per il meno acculturato ed intelligente contemporaneo. È quindi solo il livello tecnologico acquisito nel senso di accettato (non necessariamente conosciuto) che stabilisce questo limite.
Parallelamente, il limite tra possibile e sovrannaturale, è stabilito dal livello di conoscenza del metodo scientifico (non tanto dalla conoscenza della scienza in sé) condizionato dall’eventuale radicamento di una fede religiosa nella mente dell’individuo.
Negli ultimi anni, abbiamo visto come la fisica quantistica – per quanto sia ancora immatura ed imperfetta – abbia cominciato a risolvere quella dicotomia che si creò con la sopraffazione della civiltà romana su quella greca classica che per i secoli successivi ha separato e reso incompatibili i saperi scientifici ed umanistici: oggi, più s’indaga sulla vera natura delle cose e più ci si rende conto che non è possibile in realtà stabilire un preciso limite tra magia e tecnologia. Già la fisica accademica era giunta alla conclusione che la materia è composta da “nulla” ovvero da pura energia di cui ancor oggi non conosciamo la vera natura, che il corpo più denso di questo mondo può essere attraversato da particolari particelle o radiazioni come fosse completamente inconsistente e che due corpi non potranno mai trovarsi a vero contatto tra di loro in quanto questo presupporrebbe una fusione tra le orbite degli atomi che le compongono.
Allora che cos'è che riteniamo reale o possibile?
Ognuno di noi ha un suo limite, stabilito come abbiamo visto dal suo bagaglio culturale e dalla sua apertura critica verso l’incognito, e quindi ciò che consideriamo reale o possibile dipende esclusivamente da quanto ne sappiamo  di fisica, chimica, fisiologia e qualsiasi altra materia pertinente all’oggetto della nostra speculazione. Così, guarigioni “inspiegabili”, fenomeni fisici “impossibili” tecnologie “inesistenti” diventeranno del tutto plausibili quando riusciremo a guardare oltre le barriere conoscitive che hanno eretto attorno alla nostra mente e prescinderemo dai dogmi inculcatici fin da bambini.
Solo con tale apertura mentale sarà possibile prendere atto di alcune verità per altri palesi che sono frutto dell’utilizzo di tecnologie occulte e negate ma in realtà sperimentate e continuamente sviluppate che permettono a chi le possiede di interferire fino a condizionare significativamente fenomeni fisici ed ambientali. In questa luce, diventano perfettamente plausibili, quasi scontati, argomenti che riguardano la possibilità di alterare il clima e creare terremoti, alterare a comando il modo di pensare delle persone, alterare la personalità di un individuo fino al punto di indurlo a compiere qualsiasi tipo di azioni, sfruttare energie rinnovabili in modo da rendere superfluo ed obsoleto il ricorso alla combustione, sperimentare sistemi olografici globali ed antigravità, curare il cancro semplicemente intervenendo sulla dieta o perfino col semplice bicarbonato di sodio… .
Quello di cui ha urgentemente bisogno la nostra società è di superare l’era delle “bufale” in cui è sufficiente deridere pubblicamente e da alto loco un ricercatore eretico per ottenere un compatto fronte di opinione che, contro gl’interessi della stessa collettività mette in discussione parascientificamente e compulsivamente le scoperte invece di sfruttarle da subito a proprio vantaggio:  lo scetticismo è l’anticamera della fede, e la fede, non solo quella religiosa, è il cemento che salda e motiva le truppe degli utili idioti che, senza riuscire a capirlo per i limiti fissati dalle loro conoscenze, combattono una battaglia contro loro stessi.
Per questo sono importanti l’informazione e la cultura scientifica ovvero, a rigor di termini, la cultura.
Approfondimenti:
La funzione della scuola di Solange Manfredi
geoingegneria o modificazioni climatiche indotte
Utili idioti di Solange Manfredi

mercoledì 9 maggio 2012

Passato e presente di Mario Monti...

...ma speriamo non abbia un fututo!


Cosa faceva il sicario finanziario Mario Monti prima che fosse messo in condizioni fare il peggio per il nostro Paese?
Questa domanda se l'è fatta l'Opinione Pubblica, attraverso i media, subito dopo il suo insediamento a Capo del suo governo "tecnico" e quello che i media hanno reso pubblico, ha spinto lo stesso Capo di Stelle sopra ritratto a dichiarare di aver dato le dimissioni da una serie di cariche da capogiro:
  • Presidente dell'Università Bocconi di Milano (meno male: li si formano i nostri migliori economisti e visti i loro risultati di questi ultimi anni, meglio che si sia dimesso)
  • Membro Permanente del Comitato Direttivo del Club Bilderberg
  • Presidente del think thank Bruegel
  • Presidente Europeo della Commissione Trilaterale
  • Consulente della Goldman Sachs
Certo, aver fatto parte di organizzazioni come il Club Bilderbeg, la Trilaterale e la Goldman Sachs non fa certo onore al capodistelle in quanto le prime due sono organizzazioni criminalmente mondialiste mentre la banca ebraico-statunitense, non ultima nell'elenco, dal punto di vista finanziario è semplicemente proprietaria del nostro Paese: in tutti i casi, quindi, si tratta di organizzazioni che fino ad ora, salvo prove contrarie, hanno lavorato per smembrare e fagocitare il nostro Paese e non certo per aiutarlo.

Ma uno può anche ravvedersi, d'altronde lui sarebbe italiano, anche se incapace di concludere un discorso nella nostra lingua ed indottrinato nell'università di Yale, sede della loggia massonica più potente del mondo, la Skull and Bones.


Ma lasciamo stare il suo torbido passato, del resto un sacco di brava gente di oggi ha scheletri nell'armadio, anche se non tutti così ingombranti... .
Chiediamoci se oggi, oltre a lavorare coscientemente sotto gli occhi di tutti (non voglio credere che si tratti di uno stupido ed incapace) per la distruzione mirata e consapevole del nostro Paese, riveste ancora qualche carica sospetta e disonorevole.
Ed ecco che scopriamo che è tuttora membro del board di Moody's...
 "Proprio la società di rating che ha recentemente declassato l’Italia, aumentando la sfiducia dei mercati nel nostro paese e acuendo gli effetti della crisi.
Esattamente quella società inquisita dalla Procura di Bari e Roma per aggiotaggio e rilevazione di notizie riservate. In pratica le viene imputato il reato di aver “attaccato” l’Italia in modo sconsiderato.
Moody's inoltre, é la stessa agenzia di rating che dava una tripla A alle azioni Parmalat fino a poche ore prima del crack, coprendo subdolamente le banche che non smisero di speculare su tutti quei risparmiatori che erano all’oscuro del falso in bilancio che ci stava dietro. Banche come la Goldman Sachs (per le speculazioni ad alto rischio ai danni dei risparmiatori, sul gruppo bancario, pendono infatti diverse inchieste giudiziarie internazionali: vedi scandalo dei bond argentini e delle ipoteche sugli immobili in America"
Come se non bastasse, risulta anche membro del board della Coca-Cola, una delle majors mondiali notoriamente priva di senso etico, una vera associazione criminale al cui soldo figurano non solo loschi figuri come capodistelle ma anche più prosaiche bande di mercenari armati.

Beh, questo è Mario Monti, simpaticamente parlando, un bel pezzo di merda.
Al suo confronto, Prodi è un dilettante e Berlusconi un santo.
Non è un caso che in pochi mesi sia riuscito ad assestare il colpo di grazia alla nostra economia ed agli imprenditori che nonostante tutto non si erano ancora suicidati prima del suo arrivo al governo.
Solo la sua faccia di bronzo liquido gli ha recentemente permesso di dichiarare che se ci sono così tanti suicidi, è colpa dei governi precedenti: nessun governo precedente era riuscito a distruggere il mercato immobiliare e ad aumentare il Debito Pubblico come ha fatto lui.
Ripeto: i governi precedenti, a cominciare dal suo fratello massone Prodi (non a caso, anch'esso al soldo della Goldman Sachs) non ci hanno certo aiutato smantellando le industrie nazionali e svendendole ai peggiori offerenti, spesso, guarda un po', stranieri di etnia anglosassone, ma è solo "grazie" a lui che gli imprenditori che lo hanno fatto hanno trovato le vere motivazioni per farla finita.
Che i loro spiriti tormentino i suoi sonni per l'eternità, visto che probabilmente non ha una coscienza da poter tormentare.

Se non c'è di meglio (ma per fortuna ci sarebbe) ridateci Berlusconi, almeno è più simpatico.

Ascoltate bene TUTTO:


martedì 8 maggio 2012

Quanto ne sappiamo della vita e della morte?

Fa riflettere il caso eccezionale ma non del tutto infrequente, di una nigeriana 67enne data per morta e poi riavutasi (resuscitata?) dopo 9 giorni.
La donna, a 3 giorni dal risveglio ha poi ripreso tutte le sue funzioni neurovegetative e adesso conduce nuovamente una vita normale.
Da sottolineare che l'eccezionalità del caso non consiste tanto nel risveglio dopo una morte a quanto pare apparente ma nello svolgersi della vicenda.
La signora infatti deve sostanzialmente la sua (nuova) vita ad uno sciopero dei benzinai protrattosi per i 9 giorni del suo "parcheggio" in obitorio e che aveva impedito ai parenti di essere presenti alla sua sepoltura prevista nei consueti termini dopo la constatazione di decesso.
Inoltre, pare che dopo la "morte" le sia stato iniettato un acido allo scopo di conservare il suo presunto cadavere dalla decomposizione.
Il punto è che ancor oggi non esiste nessuna metodica certa per una constatazione di morte che abbia un valore assoluto e la medicina ufficiale si basa su parametri come l'assenza di battito cardiaco e respirazione, la temperatura corporea, la rigidità delle membra, il ristagno venoso, ecc. che presi uno per uno, e anche tutti assieme, hanno valori del tutto convenzionali al di sotto o al di sopra dei quali il medico è autorizzato a dichiarare la morte dell'organismo.
A supporto di questo non esiste solo la casistica dei risvegli accertati per tempo ma purtroppo anche quelli desunti dopo una riesumazione.
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La stessa prudenza andrebbe applicata ai casi di coma dichiarati "irreversibili" che autorizzano legalmente l'espianto degli organi a scopo di trapianto: alla luce dei casi di risveglio da coma dichiarato irreversibile e addirittura dalla "morte" come quello sopra descritto, com'è possibile avere la certezza di non compiere un omicidio?
La pratica dei trapianti d'organo, con l'enorme giro d'affari che comporta, sappiamo stare alla base di molte scomparse altrimenti inspiegabili ma quello che l'opinione comune spesso non sa è che non è possibile prelevare un organo ancora "utilizzabile" da un cadavere ma è indispensabile farlo da un essere vivente che a causa dell'espianto perde la vita e non viceversa!
Per questo, come si fa ad essere certi che un medico troppo frettoloso o coinvolto nell'affare lucrativo del trapianto non sia troppo superficiale nella constatazione di morte? Quante persone si sarebbero salvate naturalmente dopo una constatazione di decesso o di coma irreversibile?
Al giorno d'oggi, bisogna aver paura di essere portati privi di coscienza in un ospedale. Fortunati sono coloro che hanno familiari ed amici che cercano fino a reale prova contraria di salvare i loro amici o congiunti, senza prendere per verità assoluta tutto quello che viene loro comunicato dai medici.
E nell'ultimo secolo, per volontà interessata di Big Pharma e per la presunzione dei cosiddeti luminari, la classe medica si forma con gravi lacune e con molte false certezze.
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"Parti umane in vendita."

Bisogna mettersi in testa che la necessità di un trapianto per salvare una vita ne uccide sempre un'altra. Questa pratica andrebbe abbandonata in favore dello sviluppo in vitro di tessuti dello stesso paziente e questo vale anche per le trasfusioni, in quanto il sangue, nonostante venga classificato in pochi gruppi, è in realtà assolutamente personale, come le impronte digitali, e non intercambiabile come un olio lubrificante per motori.
Anche lo stesso sangue è perfettamente rigenerabile in vitro ed i tempi necessari per la coltura sono tamponabili con plasmi sintetici e addirittura, come già fatto in passato da medici sperimentatori, da semplice acqua di mare, che presenta una composizione di base molto simile del plasma sanguigno e non è certo riconosciuta dal sistema immunitario come un tessuto alieno all'organismo.
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Inoltre, è noto che alcune terapie permettono alle cellule tipiche di alcuni organi di rigenerarsi anche in un avanzato stato di degenerazione. Ad esempio si sa che il metodo Gerson è capace di sortire anche effetti del genere sull'organismo in generale e che la stevia riesca in alcuni casi a favorire la rigenerazione delle insule pancreatiche, nonostante i diabetologi sostengono che una volta danneggiate non possano in nessun caso rigenerarsi.
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Max Gerson

Ma anche in casi in cui la coltura in vitro non sia possibile o efficace e che nessuna terapia riesca ad ottenere rigenerazioni spontanee di tessuti, bisogna rendersi conto che la stessa morte è una conclusione naturale della vita, finché non ci mette le mani l'Uomo; per cui l'intero affare dei trapianti di organi espiantati, oltre alle implicazioni criminali che comporta, andrebbe classificato con tutti i diritti come accanimento terapeutico.

approfondimenti:
antipredazione.org
- donna resuscitata
- anziana rischia di essere sepolta viva
- il metodo Gerson
- medicina naturale

lunedì 7 maggio 2012

Pareggio in bilancio per bloccare lo Stato assistenziale

Una lucida analisi delle trovate della politica nell'imminenza dell'approvazione della norma di Pareggio in Bilancio, esposta in modo colloquiale senza enfasi e senza mezzi termini.
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immagine tratta da nocensura.com
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E' proprio vero, giornali, telegiornali e radio nell'utlimo periodo danno di continuo le notizie relative agli scandali dei finanziamenti ai partiti italiani, ma non si occupano (o se lo fanno, lo fanno moooolto superficialmente) della norma che introdurrà il pareggio di bilancio in Costituzione. Oggi è il turno della Lega Nord.
Ebbene, vi invito a rileggere la storia della caduta della repubblica di Weimar ma anche l'avvento al potere del fascismo. Sono tutte cose che non troverete raccontate dai partigianelli della 25ma ora, non ve la racconteranno i radical-chic del cazzo, sessantottini dei miei coglioni ma vi invito a studiarvela e trarre le dovute conclusioni o assonanze con l'attualità. Quando si arriva a definire la classe politica come "tutta uguale", "tutta ladra" o "tutta corrotta", ci sono due strade percorribili. Sebbene l'Italia sia una paese pavido da questo punto di vista, preferiamo vivacchiare piuttosto che andare a fondo, è nella nostra natura di santi, poeti, navigatori e... sottosegretari (come diceva Totò)... dunque dicevamo, due strade: una che porta al ribaltamento del sistema con un vero, incorruttibile, non manipolabile movimento popolare, e non è il caso dell'Italia; servirebbe una maturità politica, etica, nazionale che non abbiamo mai avuto. Oppure c'è la seconda strada: un regime totalitario e dittatoriale. Mario Monti e quelli che la pensano come lui, ritengono che le crisi siano utili al fine di creare le condizioni perché il popolino, secondo loro stupido ed ignorante, devolva la sua sovranità a personaggi più "illuminati" (i tecnici).

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Stessa cosa per gli stati nazionali inseriti in un contesto federale quale è l'UE: con la scusa che la crisi è dovuta anche al fatto che la mano destra non sa cosa fa la sinistra, allora c'è bisogno di "politiche comuni", di sovragoverni nazionali, di strutture di governo "superiori". Lo stesso può avvenire a livello mondiale. Troppe guerre, troppa fame? Ebbene questo accade perché gli stati si combattono per il predominio (tesi filantropica del cazzo e di dubbia validità morale); ci sono troppe persone al mondo, per questo c'è la fame (tesi dell'FMI); occorre programmare il popolo affinché sia mansueto e manipolabile (tesi del 1967 del Gruppo di studio per gli effetti dei farmaci psicotropi sugli umani normali, finanziato dai banchieri Rockfeller).
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Dunque per farla breve: scollamento tra classe politica e popolo, incapacità della classe politica nazionale a reggere il Paese, indebolimento delle capacità cognitive, spirituali, e morali di un popolo (cultura della droga, del sesso facile, dell'eugenetica, distruzione della famiglia). Il popolo si disinteressa della politica ed è sempre più ben disposto a cedere parte della sua sovranità a enti sovraordinati fino a cederla tutta.
Ecco, a mio modesto parere, il disegno.
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E mentre parliamo di soldi ai partiti, come se nessuno lo avesse mai saputo prima, come se gli eletti al Parlamento lo fossero per grazia ricevuta... forse per grazia soltanto, senza ricevuta, tutto a nero!!!
Mentre tutti si scannano a parlare di questo, il Parlamento sta per approvare a maggioranza dei 2/3 la norma sul pareggio di bilancio da inserire in Costituzione. Già i comuni hanno una cosa simile e si chiama patto di stabilità che li costringe ad essere pieni, gonfi, stracolmi di denaro pubblico che non può essere speso. Con la norma in Costituzione, ci saranno meno servizi agli anziani, agli handicappati, meno asili nido, meno welfare.
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tratto da uno scritto di Mario Galli pubblicato il 13 aprile u.s.
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approfondimento:
 ANSA - Pareggio di bilancio è in Costituzione

sabato 5 maggio 2012

Truffe di Stato: tasse sulle tasse

E’ stato calcolato che il 70 per cento del costo di un litro di benzina verde è costituito da accise ed imposte alcune delle quali risultano davvero sconcertanti e vergognose, come ad esempio:
[indicate anche le tariffe originali in Lire stabilite dai relativi Decreti Legge dell'epoca, N.d.R.]

# 1,90 Lire per la guerra di Abissinia del 1935;
# 14 Lire per la crisi di Suez del 1956;
# 10 Lire per il disastro del Vajont del 1963;
# 10 Lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
# 10 Lire per il terremoto del Belice del 1968;

# 99 Lire per il terremoto del Friuli del 1976;
# 75 Lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
# 205 Lire per la missione in Libano del 1983;
# 22 Lire per la missione in Bosnia del 1996;
# 0,02 Euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004.

Il buon senso vorrebbe che al cessare della causa che determina una tassa, dovrebbe cessare la tassa stessa. In Italia invece non è così. Anzi, su queste accise che in sostanza sono tasse, viene applicata anche l’Iva cioè una tassa sulla tassa!!!

fonte disinformazione.it

Ma quanto a truffe, anche in Francia non se la passano meglio di noi:


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