mercoledì 22 giugno 2011

Truffa con il morto

Mettiamo il caso che siate un uomo sposato le cui iniziali sono G.R. ed abbiate un negozio di computer in pieno centro della città di Avellino e che adiacente al vostro se ne trovi uno di alimentari posseduto da una ragazza nubile piacente e compiacente, originaria della non molto lontana Roccarainola (NA) e dal cognome dolce come miele... .
Ancora, che da questa situazione galeotta nasca (inevitabilmente?) una storia tra di voi che perdura indisturbata ormai da 5 anni ma un bel giorno (l'altro ieri) irrompa nel vostro negozio il padre sbraitante della 'uagliona in questione, e vi dia anche uno schiaffo... .
Rimarrete senz'altro stupiti quando dall'energumeno saprete che essa è incinta di 8 mesi ed attribuisce a voi la paternità nonostante NON siate fisiologicamente in grado di concepire a causa dell'assenza di mobilità dei vostri spermatozoi!
Ma rimarrete ancora più stupiti della soluzione a tutti i "vostri" problemi propostavi senza altre condizioni dal padre:
"O ci dai 60.000 euro entro il giorno 24 (dopodomani) oppure ti ammazzo!"
Tutto ciò, purtroppo, in assenza di testimoni.


Ecco, tutto questo sta realmente accadendo e l'incolpevole protagonista della vicenda - giustamente preoccupato per la sua vita - è alla ricerca disperata della somma richiesta che ha ben poche speranze di mettere insieme per la scadenza prevista.

Non solo: oltre a questo terribile ricatto, sono in atto telefonate minatorie a tutti i parenti stretti del malcapitato
tra i quali sua sorella, furba e dalla risposta pronta, che, contattata dalla sorella della droghiera incinta che ha ottenuto il suo numero con uno stratagemma, è riuscita a farle dire che per rimanere incinta, la sorella è ricorsa alla fecondazione artificiale!
Questo, evidentemente, senza il parere dell'inconsapevole "donatore".
Ammesso che la storiella sia vera, sarebbe interessante sapere presso quale struttura è possibile fare una cosa del genere, visto che la legge sancisce l'obbligo di consenso del donatore..

Lo sfortunatissimo G.R. si è anche rivolto subito, raccontando loro tutti i particolari della storia, ai Carabinieri di Avellino che gli hanno prontamente proposto di sporgere nei confronti dell'attore una bella diffida che si potrà trasformare in querela nel momento in cui l'aspirante assassino dovesse ripresentarsi per mettere in atto il suo intento dichiarato ovvero quello di ucciderlo.
Meno male che c'è la Legge a proteggerci!
Ovviamente, si è guardato bene dal sottoscrivere la diffida.

Tra l'altro, non si capisce la posizione della futura puerpera che a 40anni si ritroverebbe forse solo una parte dei 60.000 euro con un figlio "rubato" ad un uomo sposato che non ha alcuna intenzione di risolvere il suo matrimonio o, in alternativa, neanche un euro ed un figlio di un padre non consenziente e per di più morto ammazzato.

Bah! Succede anche questo: nessuno è al sicuro e le Forze dell'Ordine s'impegnano più volentieri e con maggiore impegno quando si tratta di ritirare patenti o di multare pericolosi criminali rei di aver montato gomme più larghe alla loro 500.
Ma non è colpa loro: è il Sistema da cui dipendono che vuole così e non dà loro gli strumenti giusti né le istruzioni per tutelare realmente l'incolumità dei cittadini.

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AGGIORNAMENTO DEL 23 GIUGNO 2011

Ad un giorno dalla scadenza dell'ultimatum, attraverso indagini svolte da fonti non istituzionali ma attendibili, si sono venuti a conoscere aspetti della vicenda che ribalterebbero o quasi la versione fornita da G.R. sulla qual buona fede si basa l'articolo proposto.
Nel caso, ci sarebbe solo da riscrivere l'articolo perché sempre di truffa si tratterebbe... .